Chris Cornell è morto all’età di 52 anni

Chris Cornell è morto all’età di 52 anni

18 Maggio 2017 Off Di gnius

Era in tour con i Soundgarden, riuniti dal 2010, nessuno poteva immaginare una cosa del genere.
Chris Cornell è morto a Detroit all’età di 52 anni, dopo il concerto con i Soundgarden.
Non sappiamo le cause della morte di Chris Cornell, e francamente non ci interessano,
è una perdita enorme per il mondo della musica, rock e non rock.

chris cornell è morto

Chris Cornell la voce più bella del Grunge

Il grunge nasce con 4 band, gli Alice in Chains, i Nirvana, i Pearl Jam ed i Soundgarden, tutti di Seattle.
Chris Cornell era il cantante dei Soundgarden, tra i 4 gruppi è sicuramente quello più tecnico,
colto dal punto di vista musicale.

chris cornell è morto

La voce di Chris Cornell insieme a quella di Eddie Vedder diventano così il simbolo del grunge,
e chi ha intorno ai 40 anni ricorda bene l’entrata nelle scene musicali di Chris Cornell,
con una delle canzoni più importanti degli anni ’90, Black Hole Sun:

I giornalisti e i critici in quei tempi hanno sempre cercato di incasellare Chris Cornell in vari filoni dell’Hard Rock.
Non avevano capito quanto la sua sensibilità vocale, che veniva amplificata grazie ai testi delle canzoni dei Soundgarden, era invece una cosa totalmente nuova.

Pioniere di decine di fusioni tra generi diversi del Rock, era capace di trasformare ogni canzone in un inno, cosa che veniva fuori sentendo i fan che cantavano ai loro concerti.
I Soundgarden iniziano la conquista del mondo musicale, premi e partecipazioni diventano la norma,
grandi band come i Gun’s & Roses iniziano a volerli come band di supporto, finché non arriva il momento di riempire i grandi stadi americani da soli.

Nel frattempo le major discografiche iniziano a creare cloni su cloni del sound grunge.
Un esempio sono i californiani (non me ne vogliano i fans) Stone Temple Pilots, che forse sono il prodotto commerciale meglio riuscito.

Quando diventa commerciale un nuovo genere vuol dire che è terminata la fase creativa.
I Nirvana non ci sono più, i Pearl Jam prendono altre vie musicali scostandosi dal grunge,
anche la breve e intensa carriera di Chris Cornell con i Soundgarden si ferma nel 1997 per iniziarne una nuova.

Chris Cornell + Rage Against the Machine = Audioslave

I Soundgarden si erano sciolti in contemporanea con il gruppo Rap Metal dei Rage Against the Machine.
L’unione tra gli  e Chris Cornell e i RATM forma gli Audioslave.

I testi e la voce di Cornell insieme ai riff rock pionieristici di Tom Morello creano un sound nuovo,
che prende a mani basse dal rock più colto degli anni ’70 e lo riportano a nuova vita.
Riff che nascono dal blues iniziano a diventare il martello del groove rock degli Audioslave.

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I testi, come è suo solito, sono pieni di storie di strada come in Spoonman, di esperienze personali, di avvenimenti e racconti, dove ad iniziare dai ragazzi americani, le loro canzoni fanno il giro del mondo.
Fioccano premi e grammy per gli Audioslave, fino al 2007 anno in cui Connell lascia gli Audioslave.

Nel 2010 i Soundgarden si riuniscono, e come era da prevedere, il successo ricomincia lì da dove si era interrotto.
Partono per lunghi tour e gli stadi non solo si riempiono di teenager, ma anche di 40enni manager che rispolverano dall’armadio le camice da boscaiolo e le magliette con l’immagine del sole con la candela d’automobile, copertina di Badmotorfinger.
Questo fino a ieri sera.