The King is Gone

The King is Gone

15 Maggio 2015 Off Di gnius

hp-b-b-kingQuesta notte ci ha lasciati B.B.King, il più grande bluesman di tutti i tempi.
Non siamo soliti scrivere coccodrilli e non lo faremo neanche questa volta, non vogliamo scrivere della sua morte ma della sua vita.

Il vero nome di B.B.King è Ripley B. King, e nasce a Itta Bena (vedi mappa) in una casupola ai bordi della piantagione di cotone in cui viveva sua madre.
Riceve la prima chitarra in regalo proprio dal padrone dei terreni e da quel momento la sua vita inizia a cambiare.

Passa la gioventù a lavorare ma soprattutto ad imparare a suonare la chitarra, aiutato anche dal cugino Bukka White. Inizia a lavorare in una stazione radio di Memphis, la Memphis WDIA, e cosa unica in quel periodo, inizia a pubblicare solo musica nera, siamo nel 1946, anni in cui la situazione razziale in USA è ancora al di là di essere risolta, quella radio che diventerà il suo trampolino di lancio facendolo suonare dal vivo nei piccoli studi della stazione.

Ripley ha bisogno di un nome d’arte, i suoi primi fans lo chiamano Blues Boy, da qui le iniziali B.B.

Inizia la gavetta con la Bullet Records e poi con la RPM Records che durerà oltre 30 anni, ed è in quegli anni che inizia a scrivere le canzoni che sono diventate i classici della musica americana.

Pezzi come You Know I Love You, Please Love Me, When My Heart Beats Like a Hammer, Whole Lotta’ Love, Every Day I Have the Blues, Sneakin’ Around, Ten Long Years, Bad Luck, On My Word of Honor

In quegli anni gira col minibus insieme alla band facendo anche 300 concerti l’anno nei locali blues del sud degli states, pagati pochissimo e in condizioni al limite. Ma non molla.

E fa bene! La svolta viene nel 1969, in cui fa una cover di “The Thrill Is Gone“, che arriva ai primi posti sia delle classifiche Blues che di Rythm&Blues.

La popolarità grazie a quel pezzo aumenta, ed a 44 anni B.B.King ha una nuova giovinezza musicale, esce da quel mercato di sola musica nera e diventa il paladino del Blues per tutta la nazione.

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Continua a suonare nei locali per 300 giorni l’anno, incontrando i fan di tutto il mondo, iniziando a suonare duetti dei suoi pezzi con altri musicisti di grosso calibro, e, qui si capisce la grandezza di quest’uomo, fare il tradizionale concerto a Itta Bena solo per i suoi concittadini.

Non rinuncia a fare qualche cameo in film e serie tv, come I Robinson o in Blues Brothers 2000, ospite fisso al Crossroads festival, è il chitarrista e cantante che vanta più collaborazioni da Eric Clapton, suo grande amico a “giovani” come John Mayer.

Dal 1965 al 2009 ogni suo disco è entrato nei primi posti in classifica, vincendo ben 14 grammy nella sua carriera.

L’ultimo disco è del 2009, ha 84 anni, e anche questa volta ci regala quel blues che solo quegli uomini che hanno dovuto sempre lottare nella vita.

Vi lascio con il trailer di The Life of Riley, il docufilm sulla sua vita fatto nel 2012 con la sua collaborazione.

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