E’ uscito da poco più di due settimana ma è già un successo planetario, e a dire la verità la cosa non ci stupisce, perchè quando si parla di band così leggendarie è normale che l’hype per un nuovo disco sia alle stelle. E’ il caso di Rock or Bust dell’iconica band hard-rock AC/DC, il loro quindicesimo album in studio uscito il 1 Dicembre.
In ben 10 nazioni Rock or Bust è stato il disco che ha venduto il maggior numero di copie in una sola settimana degli ultimi 10 anni, mentre in altri 25 paesi ha debuttato immediatamente nelle Top 5. Questo album è stato registrato senza la storica chitarra ritmica degli AC/DC, ovvero Malcom Young, che non gode ancora di buone condizioni di salute dopo l’ictus che lo ha colpito tempo fa.
La formula del successo è la stessa che li caratterizza ormai da anni. Riff tosti, ritmi incalzanti e ritornelli che fanno di semplici canzoni dei veri e propri inni. Gli AC/DC sono una di quelle band che non ha bisogno di reinventarsi per dover accontentare pubblico e critica, bensì mantenendo una linea coerente per tutta la loro carriera hanno allargato il proprio fanbase con nuove generazioni di ascoltatori sfegatati per il rock.
Qui di seguito condividiamo il video del primo omonimo singolo estratto da Rock or Bust. Rock on!
Risultati della ricerca per: “hard rock”
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Rock or Bust: Il Nuovo Disco degli AC/DC!
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Chris Cornell è morto all’età di 52 anni
Era in tour con i Soundgarden, riuniti dal 2010, nessuno poteva immaginare una cosa del genere.
Chris Cornell è morto a Detroit all’età di 52 anni, dopo il concerto con i Soundgarden.
Non sappiamo le cause della morte di Chris Cornell, e francamente non ci interessano,
è una perdita enorme per il mondo della musica, rock e non rock.Chris Cornell la voce più bella del Grunge
Il grunge nasce con 4 band, gli Alice in Chains, i Nirvana, i Pearl Jam ed i Soundgarden, tutti di Seattle.
Chris Cornell era il cantante dei Soundgarden, tra i 4 gruppi è sicuramente quello più tecnico,
colto dal punto di vista musicale.La voce di Chris Cornell insieme a quella di Eddie Vedder diventano così il simbolo del grunge,
e chi ha intorno ai 40 anni ricorda bene l’entrata nelle scene musicali di Chris Cornell,
con una delle canzoni più importanti degli anni ’90, Black Hole Sun:I giornalisti e i critici in quei tempi hanno sempre cercato di incasellare Chris Cornell in vari filoni dell’Hard Rock.
Non avevano capito quanto la sua sensibilità vocale, che veniva amplificata grazie ai testi delle canzoni dei Soundgarden, era invece una cosa totalmente nuova.Pioniere di decine di fusioni tra generi diversi del Rock, era capace di trasformare ogni canzone in un inno, cosa che veniva fuori sentendo i fan che cantavano ai loro concerti.
I Soundgarden iniziano la conquista del mondo musicale, premi e partecipazioni diventano la norma,
grandi band come i Gun’s & Roses iniziano a volerli come band di supporto, finché non arriva il momento di riempire i grandi stadi americani da soli.#Detroit finally back to Rock City!!!! @soundgarden #nomorebullshit pic.twitter.com/BqXx9veFoD
— Chris Cornell (@chriscornell) 18 maggio 2017
Nel frattempo le major discografiche iniziano a creare cloni su cloni del sound grunge.
Un esempio sono i californiani (non me ne vogliano i fans) Stone Temple Pilots, che forse sono il prodotto commerciale meglio riuscito.Quando diventa commerciale un nuovo genere vuol dire che è terminata la fase creativa.
I Nirvana non ci sono più, i Pearl Jam prendono altre vie musicali scostandosi dal grunge,
anche la breve e intensa carriera di Chris Cornell con i Soundgarden si ferma nel 1997 per iniziarne una nuova.
Chris Cornell + Rage Against the Machine = Audioslave
I Soundgarden si erano sciolti in contemporanea con il gruppo Rap Metal dei Rage Against the Machine.
L’unione tra gli e Chris Cornell e i RATM forma gli Audioslave.I testi e la voce di Cornell insieme ai riff rock pionieristici di Tom Morello creano un sound nuovo,
che prende a mani basse dal rock più colto degli anni ’70 e lo riportano a nuova vita.
Riff che nascono dal blues iniziano a diventare il martello del groove rock degli Audioslave.I testi, come è suo solito, sono pieni di storie di strada come in Spoonman, di esperienze personali, di avvenimenti e racconti, dove ad iniziare dai ragazzi americani, le loro canzoni fanno il giro del mondo.
Fioccano premi e grammy per gli Audioslave, fino al 2007 anno in cui Connell lascia gli Audioslave.Nel 2010 i Soundgarden si riuniscono, e come era da prevedere, il successo ricomincia lì da dove si era interrotto.
Partono per lunghi tour e gli stadi non solo si riempiono di teenager, ma anche di 40enni manager che rispolverano dall’armadio le camice da boscaiolo e le magliette con l’immagine del sole con la candela d’automobile, copertina di Badmotorfinger.
Questo fino a ieri sera. -
25 Anni Senza Freddy Mercury
Freddie Mercury è il nome d’arte che ha scelto Farrokh Bulsara per rimanere vivo per sempre nella nostra memoria.
Nato a Zanzibar il 5 settembre 1946 e deceduto a Londra il 24 novembre 1991, sembra ieri, invece già 25 anni sono trascorsi dalla tragica notizia.
Farrokh Bulsara nacque Stone Town, la città principale dell’isola di Zanzibar, che in quel periodo era sotto la protezione della Gran Bretagna, e trascorse li tutta la sua infanzia.
I suoi genitori, Bomi e Jer Bulsara di religione zoroastriana, erano di origini indiane e si trasferirono in Africa per motivi di lavoro, il padre era il cassiere della Segreteria di Stato per le Colonie.
Farrokh frequenta la St. Peter’s Boys School, collegio britannico nei pressi di Mumbai in India, e proprio qui Bulsara iniziò ad essere chiamato Freddie.
Da ragazzo già si notava il talento artistico, infatti eccelleva nel disegno, negli sport come pugilato, hockey su prato e tennis da tavolo.
Il preside dello St. Peter College si rese subito conto della capacità vocali che aveva questo giovane e incitò la famiglia a far prendere lezioni musicali supplementari a Freddie.
Infatti il ragazzo raggiunse con molta facilità la capacitò si suonare il pianoforte ed imparò subito anche a leggere la musica sul pentagramma.
Qui, infatti, ebbe la sua prima esperienza musicale, insieme a quattro compagni di college formarono una band e la chiamarono i The Hectics.
Insieme si divertirono malto e si esibivano durante le feste o gli eventi scolastici, ogni occasione era buona per fare musica.
Bulsara dovette lasciare il St. Peter College nel 1963 poichè non riuscì a superare l’esame d’ammissione alla decima classe e quindi dovette continuare a studiare al St. Mary’s School di Bombay.
Un cantautore eccezionale, ma anche un meraviglioso musicista e compositore musicale, un artista a tutto tondo oserei dire.
Freddie Mercury lo conosciamo tutti come frontman del gruppo dei Queen, fondato da lui stesso nel 1970, un gruppo rock britannico di cui ancora oggi si ascoltano e si ballano i pezzi.
Freddie fece parte dei Queen fino alla morte e durante la loro carriera artistica hanno realizzato numerosi album con innumerevoli successi.
Un talento vocale incredibile dalle capacità di grande frontman, infatti quando saliva sul palco si trasformava in una persona esuberante e fortemente scenica.
Non tutti sanno che proprio Freddie Mercusry realizzò le canzoni divenute famose come Bohemian Rhapsody, Crazy Little Thing Called Love, Don’t Stop Me Now, It’s a Hard Life, Killer Queen, Love of My Life, Play the Game, Somebody to Love e We Are the Champions, tutte queste canzoni sono grandissimi successi dei Queen.
Negli anni ottanta, inoltre, provò un percorso parallelo con una carriera da solista e pubblicò due album, nel 1985 Mr. Bad Guy e nel 1988 Barcelona.
Il singolo omonimo di questo Album, realizzato in collaborazione con il soprano spagnolo Montserrat Caballé, pensate divenne anche inno ufficiale dei Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona.
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I Cantanti Più Belli degli Anni ’90
Che dire gli anni ’90 ci hanno regalato gran bella musica che ha appagato sia l’anima che la vista. Diciamo che ogni decennio ha una generazione di musicisti molto belli, ma gli anni ’90 si è superata, sarà forse perchè stava iniziando la riscoperta del corpo e quindi tutti questi ragazzotti erano tutti belli e prestanti per farsi fotografare per farsi appezzare non solo per il lato A, la voce, ma anche per il lato B, l’aspetto.
Che dire Lenny Kravitz, Jhon Bon Jovi, Kurt Cobain tutti diversi tra loro, con un come denominatore le musica e signori che musica, molti di loro hanno fatto la storia! Noi siamo stati fortunati a vivere questa fantastica esperienza, come del resto coloro che hanno potuto vivere la gioia dei Beatles!
Forti ritmi, grandi interpretazioni, molto musica e molto ballo hanno messo in mostra tutte le loro capacità per farci innamorare di loro in ogni modo e sicuramente che amiamo ancora oggi ascoltando i loro capolavori.
Tanti generi, tanto sound, tanta musica!
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Il Funerale di Lemmy Kilmister Sarà Live in Streaming su YouTube
La notizia della morte di Ian Fraser Kilmister, noto ai più semplicemente come Lemmy Kilmister, frontman della storica band hard rock e heavy dei Motorhead, ha sconvolto moltissimi fan non solo della band ma di questo genere musicale in generale.
Lemmy con la sua musica è stato uno dei veri precursori di questo stile ed ha posto le basi per la nascita di nuovi stili di musica metal ed heavy, come lo speed metal o il thrash metal.La morte avvenuta il 28 Dicembre 2015, pochi giorni dopo il suo 70esimo compleanno e la scoperta di un cancro al collo ed al cervello, è stata una notizia shock per il mondo della musica, sia da parte degli ascoltatori che di musicisti di fama mondiale.
La cerimonia funeraria commemorativa si terrà il 9 Gennaio 2016 e verrà trasmessa in live streaming su YouTube, dove gli appassionati di metal ed i fan dei Motorhead di tutto il mondo si riuniranno virtualmente per portare le loro condoglianze al mito di Lemmy Kilmister.
Condividiamo qui di seguito il video della diretta che comincerà il 9 Gennaio 2016 alle ore 23:30.
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Concerti Deep Purple 2015 – Ottobre e Novembre
Se cè una band che può avere il diritto di essere catalogata ed inserita fra quelle leggendarie della musica rock, quelli sono i Deep Purple.
La carriera stellare dei Deep Purple comincia nel lontano 1968 con l’album storico ‘Shades of Deep Purple’ e stupiscono sin da subito per il loro sound a metà fra l’hard-rock e lo psichedelico.
Da lì in poi sarà la storia di una leggenda che tutti conoscono: ‘Smoke on the Water’, ‘Highway Star’, ‘Child in Time’ e ‘Burn’ sono solo alcune delle hit di questa band.Il Tour 2015
Erano in cinquemila al concerto di Padova dei Deep Purple, prima delle quattro date italiane che segnano il ritono nel Belpaese della band hard rock, dopo il grande successo dello scorso anno al Collisioni Festival.
La prima tappa del tour di presentazione del nuovo album ‘Now What?!’ è andata in scena il 30 Ottobre al Palafabris, seguita il giorno dopo da altre due ore di puro hard rock al Mediolanum Forum di Assago, Milano.
Date che fanno parte del trionfale tour mondiale intrapreso dalla band che negli anni Settanta ha segnato un’epoca imponendosi anche nei decenni successivi.
Il cantante Ian Gillian, insieme a Steve Morse alla chitarra, Roger Glover al basso, Don Airey alle tastiere e il fondatore Ian Paice hanno fatto sognare il pubblico intervenuto alle prime due date.Now What?!
Del resto l’ultimo album della band ha riscosso ampio successo in molti paesi, Italia inclusa, conquistando anche il disco d’oro in Russia, riconfermando di fatto il valore di questa storica formazione inglese. Accanto ai brani tratti da Now What?! dunque, i Deep Purple proporranno ance i loro più grandi ed intramontabili classici che li accompagnano da ben 45 anni di onorata carriera.
Le Date
Il prossimo 5 Novembre è in programma il terzo dei quattro show italiani, al Nelson Mandela Forum di Firenze mentre venerdì 6 Novembre il mini tour nel Belpaese dei Deep Purple si concluderà al Palalottomatica di Roma.
Come potete acquistare i biglietti per assistere ai concerti dei Deep Purple?
Sul circuito Ticketone dove per la data di Firenze sono disponibili a partire da 40,25 euro mentre per Roma il prezzo parte da 51,75 euro.Una grande opportunità per assistere allo show di una leggenda, che sul palco sarà anticipata dallo spettacolo della band americana dei Rival Sons.
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The Darkness – Date Concerti 2016
I The Darkness sono uno dei gruppi hard rock e heavy metal più amati nel mondo per il loro sound unico e per il look un po’ glam rock che sfoggiano sia nei loro video musicali che quando si esibiscono sul palco.
Passati alla ribalta nell’anno stesso del loro debutto, ovvero il 2003, con il bellissimo album ‘Permission To Land’ e la hit che più di ogni altro brano rock è rimasto nelle teste di tutti in quel periodo, ovvero ‘I Believe in a Thing Called Love’.
Acquista i Biglietti per Vedere dal Vivo i Darkness – Ticketone
Questa estate, a Giugno 2015, i Darkness hanno pubblicato la loro quarta fatica in studio che si intitola ‘The Last Of Our Kind’.
Justin Hawking, frontman della band, ha descritto quest’album come il più duro e ‘brutale’ della band e con dei richiami, in puro stile Darkness, alle sonorità medievali.I Darkness si esibiranno anche in Italia per tre date del loro tour promozionale, e sono le seguenti:
– 22 Gennaio – Bologna, Estragon
– 23 Gennaio – Roma, Orion
– 24 Gennaio – Milano, AlcatrazI CD dei Darkness in Vendita su Amazon
Per prenotare per tempo i biglietti recatevi su Ticketone.it, dove saranno disponibili ad un prezzo di 34.50€.
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Motley Crue – Concerti Novembre 2015
I Motley Crue sono una delle band più leggendarie di sempre e con il prossimo tour si apprestano a salutare i loro fan per l’ultima volta. Il Final Tour, tournèe europea al via dal mese di novembre, sarà l’ultima occasione per vedere i Motley Crue dal vivo prima del definitivo scioglimento. Sono previste diverse tappe, con l’ultimo concerto in programma il 31 dicembre allo Staples Center di Los Angeles; ma i fan italiani non dovranno spostarsi per non perdersi il live di una delle più iconiche band al mondo: i Motley Crue suoneranno infatti anche al Mediolanum Forum di Milano, insieme ad Alice Cooper, martedì 10 novembre.
Un’opportunità da cogliere al volo, considerato che si tratterà dell’ultima possibilità di vederli in Italia e che la band porterà sul palco la più grande produzione di sempre, con uno show di fuochi visivamente emozionante, ma non solo. Un fortunato del pubblico avrà la possibilità, a fine concerto, di provare il ‘giro sulla batteria‘. Dopo il successo del tour americano del 2014, con quasi un milione di biglietti venduti in 72 città, tali da generare introiti per 45 milioni di dollari, i Motley Crue si preparano a fare il colpaccio anche in Europa, con una scaletta che comprenderà i loro più grandi successi dell’intera carriera. Già succeso globale, il Final Tour è la conferma dell’importanza, a livello mondiale, di questa band, pronta per l’ultimo saluto ai fan di tutta Europa.
Sixx e compagni si esibiranno con un altro big dell’hard rock, Alice Cooper, come confermato nel corso di una conferenza stampa organizzata lo scorso 9 giugno a Londra. I biglietti per la data milanese, disponibili sul sito di Ticketone, partono dai 45 euro più costi di prevendita e sono disponibili dallo scorso giugno sul relativo sito e sulla pagina web di Livenation.
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Drones – Muse
I Muse hanno scelto di illustrare un futuro (spettrale) tornando al passato.
La band britannica incanta e inquieta nel suo settimo lavoro: Drones, un concept album che tratta il rapporto tra uomo e tecnologia.
Uno scontro in cui il primo soccombe, fino a trasformarsi in un drone pronto a distruggere tutto, sé stesso compreso.
Come tutti i concept album, Drones narra una storia e per questo deve essere ascoltato dall’inizio alla fine senza interruzioni per esprimersi al meglio.
Prendetevi un’oretta dunque, spegnete il cellulare, televisione, computer e ascoltate i Muse, ne vale la pena, anche perché la musica di Drones non può fare da sottofondo.Già dalle prime note del pezzo di apertura, i Muse non lasciano spazio a interpretazioni.
Non c’è un rock manieristico e autoreferenziale, qui si va al sodo: poca elettronica e sperimentazione.
Si torna alle origini con basso, chitarra e batteria che spaccano.Acquista Drones Su Amazon in Edizione Limitata CD+DVD a soli 16€
[iframe src=”https://embed.spotify.com/?uri=spotify:album:2wart5Qjnvx1fd7LPdQxgJ” width=”300″ height=”380″ frameborder=”0″ allowtransparency=”true”]I Muse, come le altre grandi band dell’olimpo, trasformano il limite di produrre musica con soli tre strumenti a disposizione in un pregio, grazie anche ad alcuni espedienti come il basso distorto che spesso sostituisce la chitarra.
Da Dead inside a Psycho un po’ di magone ti viene.
Ma, tranquilli, siamo solo ai primi due brani e il magone non andrà via fino alla fine. Psycho è un titolo che offre un collegamento quasi scontato con Psycho Killer dei Talking Heads (1977) ma delle similitudini ci sono: una versione moderna con lo stesso concetto e con le due band che si esprimono con sonorità moderne rispetto a quelle contemporanee.
Da Mercy si passa all’hard rock in cui si specchia l’oppressore narrato in Reapers e di The Handler dove trova spazio un pò di tapping e un raddoppio di tempo.
Da questa traccia in poi l’uomo schiacciato dalla tecnologia trova un barlume di speranza per cercare una via d’uscita.Ce la indica John F. Kennedy : “L’uomo sarà quello che è nato per essere: libero e indipendente”.
La via d’uscita è ribellione, rivoluzione con Revolt, fino alla ballad Aftermath che può essere interpretata dall’ascoltatore sia come resa dell’uomo e sia come resurrezione.
Nelle prime note Aftermath sa di U2. Solo nella versione Premium di Spotify possiamo ascoltare The Globalist, che per molti è il brano migliore dell’album.
Drones si chiude con la title-track, un breve brano a cappella puro che sarà il meno ascoltato di tutti gli altri, soprattutto per chi non sa l’inglese.P.S. Il giorno dopo averlo ascoltato per la prima volta avevo voglia di sentirlo di nuovo. Non mi era mai capitato nelle precedenti recensioni. Qualcosa vorrà dire…
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Jack Black e Jimmy Fallon – La Cover Parodia di ‘More Than Words’
Vi ricordate ‘More Than Words’? La canzone che più di ogni altra ha reso famosi gli Extreme, band hard rock anni 80. Questa ballad acustica è stata uno dei singoli a promozione del secondo album in studio della rock band del Massachusets pubblicato nel 1990.
Il musicista ed attore Jack Black ed il presentatore Jimmy Fallon, si sono simpaticamente messi nei panni di Nuno Bettencourt e Gary Cherone, rispettivamente chitarrista e cantante degli Extreme. Le parrucche dei due e gli sguardi alla telecamera garantiscono risate. Questa ‘cover-parodia’ è stata messa in onda al Jimmy Fallon Show quando ovviamente Jack Black era ospite nel talk show.
Non vi resta che farvi due risate riascoltando questo divertente remake!
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Tra le Nuove Proposte a San Remo i Kutso: Scopriamo Chi Sono
Da alcuni anni fanno molto parlare di sè e la prossima partecipazione al Festival di Sanremo certamente accrescerà la loro notorietà. Sono i Kutso, band romana formata da Matteo Gabbianelli, cantante, Donatello Giorgi alla chitarra e voce, Luca Amendola al basso e voce e Simone Bravi alla batteria. Nati a metà degli anni duemila si sono subito distinti per aver vinto alcuni contest musicali e per aver fatto da opening a diverse band come Bud Spencer Blues Explosion, Radici nel Cemento o Nobraino. Il gruppo, che a Sanremo gareggerà nella sezione ‘nuove proposte’ nasce come una fusione di scherzo e provocazione con un linguaggio musicale ‘gioiosamente frenetico’, come si legge sul loro sito ufficiale.
Ciò che caratterizza il loro stile sono certamente i testi, volutamente sarcastici e simpaticamente disfattisti, ma anche le esibizioni live, nel corso delle quali i Kutso danno il meglio di sè tra momenti nonsense e travestimenti stravaganti. Nel corso del 2014 la band si è fatta notare per la partecipazione al Concerto del Primo Maggio a Roma, esibendosi davanti a 700mila persone, e ai concerti di apertura a Caparezza a Miami, in occasione dell’Hitweek Festival e al Postepay Rock in Roma 2014. Il loro primo Ep ‘Aiutatemi’ è stato pubblicato nel 2011 mentre il primo disco, ‘Decadendo (Su un materasso sporco)’ è stato pubblicato nel 2013 e ad esso ha fatto seguito un intenso tour, chiamato ‘Perpetuo Tour’, con oltre 100 date in tutta Italia nel solo 2014. Tra gli altri eventi che hanno caratterizzato la carriera dei Kutso, vi è poi la partecipazione all’Hard Rock Live Roma in piazza del Popolo, esibendosi insieme a gruppi quali The Fratellis, Jack Jaselli, Velvet e Negramaro. Attualmente la band è impegnata nella creazione e registrazione del nuovo disco.
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Concerti Deep Purple 2014
E’ un periodo intenso per i Deep Purple: la storica band di Hertford (Inghilterra), che ha rivoluzionato il genere hard rock ed heavy metal, giusto l’anno scorso ha festeggiato i quarantacinque anni di attività e pare proprio non volersi fermare. Infatti, oltre alla pubblicazione del diciannovesimo lavoro in studio, il gruppo capitanato da Ian Gillan, a dispetto dell’età, ha intrapreso l’ennesimo tour in giro per il mondo e già sta programmando l’attività ‘live’ per il 2015.
Un Po’ di Storia
Per quei pochi che non conoscessero i Deep Purple basterebbe citare “Smoke on the water” (inserita nell’album “Machine Head”), uno dei loro principali successi nonché marchio di fabbrica della band: il riff di chitarra che introduce la canzone, ogni volta richiestissima dai fan durante i concerti, è oramai entrato di diritto tra i ‘motivi’ più celebri della storia del rock. D’altronde i Deep Purple occupano un posto di rilievo nella ‘hall of fame’ della musica con lavori quali “In Rock“, l’omonimo “Deep Purple” e il sopra citato “Machine Head” che ne sancì la consacrazione mondiale. Poi, dopo l’abbandono del chitarrista Ritchie Blackmore e lo scioglimento del gruppo, è seguito un periodo di ‘silenzio’ interrotto solo nel 1984 col ritorno nella formazione classica e la pubblicazione di ben quattro dischi nel decennio successivo.
Ritorno In Grande Stile
Come detto, il 2013 è stato l’anno che ha segnato una sorta di ‘rinascita’ per i Deep Purple: scioglimenti e ‘reunion’ sono sempre stati all’ordine del giorno per il quintetto britannico e, inoltre, c’è da ricordare che l’ultimo album di inediti era datato addirittura 2005: la pubblicazione di “Now What?!” (addirittura primo nelle classifiche in Germania), dopo una pausa di otto anni, è stato salutato con favore dalla critica che ha visto nel disco una ‘summa’ della loro carriera, ritrovando quel sound duro e fortemente influenzato dalla musica classica che li aveva resi delle icone del rock già negli anni Sessanta e Settanta. Il ritorno sulla cresta dell’onda per Gillan e soci ha coinciso anche con l’avvio del nuovo tour promozionale che, partito ufficialmente nel 2013, proseguirà per tutto il corso di quest’autunno.
I Concerti Nel 2014
La ‘line-up’ con cui i Deep Purple si sono ripresentati al pubblico italiano l’anno scorso al Collisioni Festival a Barolo (CN), con l’eccezione dell’ex tastierista Jon Lord (scomparso nel 2012) e di Blackmore, è molto vicina a quella classica con Ian Gillan, Roger Glover e Ian Paice, affiancati dalle due new entry: Steve Morse e Don Airey. Intanto, in attesa di rivederli in giro per la penisola nell’autunno 2015 (già annunciate le date di Padova, Assago, Firenze e Roma per le quali sono già disponibili su TicketOne i biglietti), i padri dell’hard rock hanno in programma una tournée in Sudamerica che comincerà verosimilmente in Messico il 4 novembre, anche se su questa data mancano le conferme; i Deep Purple si esibiranno poi in Brasile dal 7 al 15 per un totale di sei concerti (Brasilia e San Paolo tra le tappe) e, in seguito, partiranno alla volta della Colombia -dove saranno di scena a Bogotà il 21 dello stesso mese- e del Cile (a Santiago il 23 novembre). In attesa di conoscere le altre date, ci sono conferme circa la scaletta che conterrà, oltre ad alcuni estratti dall’ultimo lp quali “Vincent Price” e il singolo “All the time in the world”, anche pietre miliari dalla loro discografia: tra queste “Highway Star”, “Perfect Stranger” e “Soldier of Fortune”.
Per conoscere le ultime news e tutte le info sui Deep Purple si possono consultare www.deeppurple.com e www.thehighwaystar.com, i principali punti di riferimento sul web per chi voglia sempre essere aggiornato sull’attività della band.