Risultati della ricerca per: “u2”

  • Concerto di Roma degli U2 a rischio

    Concerto di Roma degli U2 a rischio

    16112490_10212253819447164_1213463482076768898_oParliamo di un evento veramente spiacevole accaduto per la vendita dei biglietti del Concerto degli U2 a Roma, le immagini qui sotto sono prese dai siti che hanno ancora biglietti a disposizione, e parlano chiaro.Schermata del 2017-01-17 16-40-58

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    Anche per il concerto degli U2 si è verificata una situazione che sta diventando sempre più frequente qui in Italia, tanto da far intervenire subito le autorità a tutelare i poveri Fan, ma anche per evitare che accada nuovamente la stessa situazione che avvenuta per il Concerto dei Coldplay.

    Incredibilmente in venticinque minuti dalla messa sul mercato dei biglietti del concerti degli U2 a Roma per il 15 luglio sui siti ufficiali, già veniva dichiarato il sold out.
    Subito dopo sono spuntati nuovi biglietti disponibili, come per magia, ma a dei prezzi veramente incredibili come potete vedere dalle immagini nei circuiti di secondary ticketing.

    A prezzi così alti come fanno i fan a partecipare ad un evento del genere anche se amano alla follia gli U2?

    La differenza con i prezzi della prima pubblicazione è decisamente troppo alta tanto che vista la situazione la SIAE ha presentato un ricorso d’urgenza presso il Tribunale Civile di Roma per tutelare i diritti degli artisti e dei consumatori, poichè entrambi diventano parete lesa per un costo che è aumentato anche 10 volte in più i ticket in vendita in prima emissione.

    Tutto questo fa pensare al Caso dei Coldplay, dove il Codacons ha inviato il rimborso dei biglietti venduti ad un prezzo maggiorato.

    Speriamo che le cose si risolvano in tempo ed a favore dei poveri fan che a causa di prezzi proibitivi non potranno andare a vedere i loro beniamini oppure dovranno indebitarsi per partecipare al live di Roma.

    Forse alcuni prenderanno in considerazione questa opzione: un evento che circola su Facebook che invita ad ascoltare la musica dal parcheggio davanti lo stadio, creando un evento ad hoc per la situazione, chissà… ci troveremo tutti li?

    La Musica è una passione grande, non toglieteci anche questo piace!

  • U2 a Torino – 4-5 Settembre 2015

    U2 a Torino – 4-5 Settembre 2015

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    Gli U2 sono una fra le rock-band più influenti e famose di tutta la storia della musica popolare contemporanea, non è un caso infatti che la band capitanata dal cantante Bono Vox si sia assicurata l’entrata nella prestigiosissima Rock & Roll Hall of Fame già tempo fa. Indimenticabili album come ‘War’, ‘The Joshua Tree’, ‘Achtung Baby’ o ‘All That You Can’t Leave Behind’ che hanno fatto la storia non solo per i temi trattati nelle loro canzoni ma anche per il rivoluzionario sound che negli anni ha sempre contraddistinto la band irlandese.

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    Altra caratteristica chiave del successo degli U2 però è la spettacolarità delle performance live che riescono a regalare ai fan nei loro concerti. Il meritato successo commerciale perpetrato negli anni ha reso i live degli U2 sempre più magnifici fino a farli diventare un sapiente mix di spettacolarità scenica ed ovviamente ottima musica.

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    La discografia di inediti degli U2 è giunta al suo tredicesimo capitolo con l’album ‘Songs of Innocence’, dal quale sono stati tratti i tre singoli ‘The Miracle (of Joey Ramone)’, ‘Every Breaking Wave’ e ‘Song for Someone’. E’ ancora in corso il tour promozionale di concerti 2015 degli U2 che arriveranno anche in Italia con due date, il 4 ed il 5 Settembre entrambe presso il Pala Alpitour di Torino. Se siete interessati all’acquisto dei biglietti potrete recarvi su TicketOne oppure ViaGoGo.

  • Concerti Green Day 2017

    Concerti Green Day 2017

    concerti-green-day-2017Fra le band rock più popolari degli ultimi 20 anni ci sono senza alcun dubbio i Green Day, la band di pop-punk che è riuscita nel tempo a creare una fanbase composta da persone appartenenti a generazioni diverse.

    La band è ancora composta dai 3 membri storici: il frontman Billy Joe Armstrong, il bassista Mike Dirnt, il batterista Tré Cool ed il nuovo chitarrista aggiunto Jason White.
    Dal 1990, anno della pubblicazione del loro primo disco ’39/Smooth’ sotto etichetta Lookout! Records, si è stimato che la band di Berkeley in carriera sia riuscita a vendere più di 75 milioni di dischi.

    Il loro disco più famoso, ed anche quello che li ha resi la band di successo che sono oggi, è ‘Dookie‘ del 1994, dal quale sono tratti singoli come ‘Longview‘, ‘When I Come Around‘, ‘Welcome To Paradise‘ e la ormai iconica ‘Basket Case‘.
    Dal 1994 la band ha continuato a collezionare successi fino ad arrivare al coronamento di una grande carriera nel 2004 con il disco ‘American Idiot‘, un concept album ricco di grandi hit come l’omonima traccia ‘American Idiot‘, ‘Boulevard of Broken Dreams‘, ‘Holiday‘ e ‘Jesus of Suburbia‘.

    Nel 2016 i Green Day si apprestano a pubblicare il dodicesimo album in studio della loro carriera intitolato ‘Revolution Radio‘ sotto etichetta Reprise Records.
    A detta del frontman Billy Joe Armstrong, le canzoni di questo disco racconteranno diverse storie, da quella di un soldato a quella di una mamma single passando per quella di un giocatore d’azzardo, tutte storie che si intrecceranno.

    La band ha anche già annunciato le date di concerti del tour che intraprenderanno nel 2017 a promozione del loro nuovo album ‘Revolution Radio’.
    Fortunatamente per i fan dei Green Day, l’Italia non è stata esclusa dalle tappe del tour ed ecco quali sono le date dei concerti 2017 in Italia:
    10 Gennaio – Torino, Pala Alpitour
    11 Gennaio – Firenze, Nelson Mandela Forum
    13 Gennaio – Casalecchio di Reno (BO), Unipol Arena
    14 Gennaio – Assago (MI), Mediolanum Forum

    Le date di Firenze, Casalecchio ed Assago sono già tutte sold out, quindi se non volete perdervi i Green Day dal vivo recatevi su Ticketone, ed al prezzo di 51.75€ potrete prenotare e ricevere a casa il vostro biglietto.

  • Dire Straits Legacy – Concerti 2016

    Dire Straits Legacy – Concerti 2016

    dire-straits-legacy-concerti-2016-2I Dire Straits Legacy sono la superband composta da importanti musicisti della scena internazionale che rimette in atto gli spettacolari successi dei Dire Straits.
    Non perdetevi l’occasione di vedere dal vivo dei musicisti di questo calibro reinterpretare storici brani che hanno fatto la storia del rock!

    I Membri

    A formare i Dire Straits Legacy, anni fa chiamatisi Dire Straits Legends, sono il chitarrista Phil Palmer, il batterista Steve Ferrone, l’ex-tastierista degli stessi Dire Straits, Alan Clark, Danny Cummings ed il sax di Mel Collins.

    Chi è appassionato di musica riconoscerà riconoscerà i nomi di questi musicisti, molti di cui turnisti, ed è facile intuire il loro calibro se si pensa che hanno collaborato con artisti e band della caratura di King Crimson, Eric Clapton, Bob Dylan, Tom Petty, U2, Depeche Mode, David Gilmour ecc. ecc.

    Le Date

    Se siete curiosi di recarvi ad un concerto di tipo ‘amarcord’ allora i Dire Straits Legacy sono la band che vorrete vedere dal vivo; ascoltare questi grandi interpreti suonare i successi di una grande band come i Dire Straits sarà un’esperienza da non dimenticare.

    Ecco le date italiane dei concerti 2016:

    4 Febbraio – Roma, Atlantico
    7 Febbraio – Milano, Fabrique

    I biglietti sono comodamente acquistabili sul circuito Ticketone, il più grande di tutta Italia!

  • Drones – Muse

    Drones – Muse

    muse-drones-album-copertinaI Muse hanno scelto di illustrare un futuro (spettrale) tornando al passato.
    La band britannica incanta e inquieta nel suo settimo lavoro: Drones, un concept album che tratta il rapporto tra uomo e tecnologia.
    Uno scontro in cui il primo soccombe, fino a trasformarsi in un drone pronto a distruggere tutto, sé stesso compreso.
    Come tutti i concept album, Drones narra una storia e per questo deve essere ascoltato dall’inizio alla fine senza interruzioni per esprimersi al meglio.
    Prendetevi un’oretta dunque, spegnete il cellulare, televisione, computer e ascoltate i Muse, ne vale la pena, anche perché la musica di Drones non può fare da sottofondo.

    Già dalle prime note del pezzo di apertura, i Muse non lasciano spazio a interpretazioni.
    Non c’è un rock manieristico e autoreferenziale, qui si va al sodo: poca elettronica e sperimentazione.
    Si torna alle origini con basso, chitarra e batteria che spaccano.

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    I Muse, come le altre grandi band dell’olimpo, trasformano il limite di produrre musica con soli tre strumenti a disposizione in un pregio, grazie anche ad alcuni espedienti come il basso distorto che spesso sostituisce la chitarra.
    Da Dead inside a Psycho un po’ di magone ti viene.
    Ma, tranquilli, siamo solo ai primi due brani e il magone non andrà via fino alla fine. Psycho è un titolo che offre un collegamento quasi scontato con Psycho Killer dei Talking Heads (1977) ma delle similitudini ci sono: una versione moderna con lo stesso concetto e con le due band che si esprimono con sonorità moderne rispetto a quelle contemporanee.
    Da Mercy si passa all’hard rock in cui si specchia l’oppressore narrato in Reapers e di The Handler dove trova spazio un pò di tapping e un raddoppio di tempo.
    Da questa traccia in poi l’uomo schiacciato dalla tecnologia trova un barlume di speranza per cercare una via d’uscita.

    Ce la indica John F. Kennedy : “L’uomo sarà quello che è nato per essere: libero e indipendente”.

    La via d’uscita è ribellione, rivoluzione con Revolt, fino alla ballad Aftermath che può essere interpretata dall’ascoltatore sia come resa dell’uomo e sia come resurrezione.
    Nelle prime note Aftermath sa di U2. Solo nella versione Premium di Spotify possiamo ascoltare The Globalist, che per molti è il brano migliore dell’album.
    Drones si chiude con la title-track, un breve brano a cappella puro che sarà il meno ascoltato di tutti gli altri, soprattutto per chi non sa l’inglese.

    P.S. Il giorno dopo averlo ascoltato per la prima volta avevo voglia di sentirlo di nuovo. Non mi era mai capitato nelle precedenti recensioni. Qualcosa vorrà dire…

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  • Death Cab for Cutie – Kintsugi

    Death Cab for Cutie – Kintsugi

    Kintsugi-Death-Cab-For-CutieUna disco con tre gradini: si parte dal più alto, poi si scende fino al terzo.
    E’ lo stesso percorso di Ben Gibbard che si è separato prima dalla moglie e poi dal suo amico Chris Walla, produttore e anima musicale dei Death Cab for Cutie.
    Ben ha lasciato la California per tornare a Seattle e questo, vista la storia (Hendrix, i Pearl Jam e Cobain sono della città degli aerei), basta per sperare in un prossimo album migliore.
    Kintsugi, uscito lo scorso 31 marzo per la Atlantic Records, è l’’ottavo lavoro della band Washingtoniana.

    Il titolo indica l’’arte giapponese di aggiustare ceramiche rotte usando materiali preziosi come collante.
    Titolo perfetto per il periodo che ha attraversato Gibbard e la band.
    Le prime tre tracce mi hanno incuriosito: anche in questo caso “No room in frame”, la prima, è la migliore, rispettando la teoria dei tre gradini.
    E’ bastato l’attacco per farmi mettere a posto con la seduta per poter assumere la posizione dell’ascoltatore che non vuole perdere una sola nota.
    Massimo rispetto e massima attenzione mentre Gibbard canta “Non so come cominciare, ci sono troppe cose che non ricordo”.

    Poi arriva Black Sun, il primo singolo, che ha una sonorità vellutata e la giusta dose di elettronica, con un riff forse un po’ banale ma intrigante al punto giusto. “

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    Se il disco è tutto così, è un capolavoro” mi sono detto.

    Poi arriva “The Ghosts of Beverly Drive” con il sapore degli U2 e anche questo è un brano che funziona.

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    Tre brani malinconici forse scritti mentre la ferita per il divorzio era più profonda.
    E inevitabilmente sono quelli più belli.

    La quarta traccia, forse la più scialba in assoluto, mi riporta sulla Terra e mi fa capire che il disco non è un capolavoro.

    E il primo gradino è fatto.

    Poi due brani acustici, intimisti, belli ma che non mi fanno vedere il cielo in una stanza. Da “Good help (is so hard to find)” in poi scendiamo un altro gradino.

    I Dcfc si fanno prendere la mano dall’elettronica, dai ritmi pop, quasi dance, e scivolano nell’anonimato più deludente se confrontati con i primi tre pezzi.

    Salvo “Ingenue“, perché più simile ai magnifici tre brani iniziali.

    Kintsugi si chiude con una ballad perfetta per Grey’s Anatomy dove anziché ricucire i cocci di ceramica si ricuciono esseri umani. Perché alla fine sono proprio i Death Cab for Cutie ad aver bisogno di ricucirsi per trovare una nuova identità.

  • Concerti Laura Pausini 2015

    Concerti Laura Pausini 2015

    La stagione musicale live per questo autunno non è ancora entrata nel vivo che già fervono preparativi, anticipazioni e si moltiplicano i rumors sugli eventi che caratterizzeranno la primavera/estate 2015: stagione che, dal punto di vista discografico e concertistico, si preannuncia ricca di sorprese e date da segnare in rosso sul calendario. Oltre al ritorno di artisti attesi da tempo (Madonna, Jovanotti, U2, AC/DC, Tiziano Ferro ed altri in procinto di pubblicare il loro prossimo lavoro) bisogna annoverare anche quei tour che sono già ‘on the road’ e proseguiranno per tutta la prima metà del 2015.

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    E’ il caso dell’instancabile Laura Pausini che continuerà a girare il mondo con quella che è probabilmente la tournée più importante e significativa nell’ormai ventennale carriera dell’artista di Faenza: il “The Greatest Hits World Tour 2013-2015” non si fermerà certo questo autunno e, dopo una pausa per le festività natalizie, riprenderà con l’anno nuovo in febbraio. Come si evince dal nome, l’imponente giro del mondo ha preso le mosse un anno e mezzo fa a seguito del lancio dell’album “20 – The Greatest Hits” e per celebrare in grande due decenni di successi della cantante che proprio quest’anno ha spento quaranta candeline. Rivelatasi nel lontano 1993 al Festival di Sanremo, la Pausini è stata infatti capace, in questi anni, di affermarsi anche nel mercato discografico internazionale (specialmente in Sudamerica, dove è molto amata come altri artisti italiani) e di vendere qualcosa come 70 milioni di dischi in tutto il mondo.

    E così, nel dicembre 2013, parte il “World Tour 2013-2015” che, dopo una serie di concerti-eventi tutti sold-out a Roma e Milano, ha cominciato a girare prima l’Europa e poi, da febbraio 2014, ha fatto tappa a più riprese in America del Sud e negli Stati Uniti (a Miami e al “Madison Square Garden” di New York, dove ha duettato anche con Biagio Antonacci), prima di tornare in Italia. Proprio a uno dei concerti in programma oltreoceano, quello di Lima, in Perù, è legato uno degli episodi più curiosi della tournée. In quella circostanza Laura Pausini fu vittima di un piccolo fuori programma a causa del vento che le aveva sollevato l’accappatoio con cui si era presentata sul palco: il video aveva fatto subito il giro del web, ma la cantante era stata brava a smorzare le polemiche, chiudendo la questione anche con un pizzico di auto-ironia.

    Ma dopo il piccolo ‘caso’ sudamericano e la delusione per non essere stata nominata ai Latin Grammy 2014 – gli Awards assegnati per la musica latina dove comunque la Pausini è l’unica italiana ad aver trionfato, e per ben tre volte- cosa ci riserverà il “World Tour” per il 2015, l’anno che chiuderà questa celebrazione itinerante per il ventennale dell’artista? Già nei mesi scorsi, a grande richiesta, erano state aggiunte delle date per la fine del 2014 e, al momento, il calendario prevede, dopo l’esibizione nell’Arena cittadina di Città del Messico (28 novembre) e una pausa nei mesi di dicembre e gennaio, un mini tour de force: si tratta di quattro tappe a breve distanza l’una dall’altra, a suo tempo annullate e rinviate all’anno nuovo. La prima vedrà Laura Pausini volare in Australia per un doppio appuntamento: lì sarà di scena il 13 di febbraio alla “Margaret Court Arena” di Melbourne e il giorno successivo, per San Valentino, canterà invece a Sidney nella “Qantas Union Credit Arena”. Infine, il gran finale prevede un ritorno a Mosca presso la “Crocus City Hall” mentre non si conosce ancora la data per il concerto inizialmente previsto a San Pietroburgo per il 24 giugno.

    Sul sito ufficiale della Pausini, nella sezione riguardante il “The Greatest Hits World Tour 2013-2015“, sono a disposizione le info circa orari e promozioni e si possono acquistare i biglietti per queste ultime esibizioni; inoltre viene offerta, come in ognuno dei precedenti show, la possibilità di partecipare al soundcheck: alle prove si possono registrare e assistere esclusivamente gli iscritti al “Laura Pausini Official Fan Club” (dove poterete iscrivervi) e a tre fortunati di loro sarà anche concesso fare una foto con la cantante stessa