La volta scorsa abbiamo preparato una gallery sulle chitarre che hanno fatto la storia del Rock, ma il mondo non è stato a guardare e, specialmente in Europa, molti hanno creato dei veri e propri capolavori.
Vi presentiamo ora una gallery dedicata alle più belle chitarre, dal design ricercato e funzionale, dal suono grandioso, e dal materiale più originale che avete mai sentito.
Buona gallery!
Il gruppo canadese Nickelback torna presto in Italia, per presentare l’uscita del nuovo lavoro discografico “No Fixed Address”.
Sono state confermate le tappe italiane del tour 2015: il 25 ottobre saranno a Torino presso il PalaAlpitour ed il 27 al Palalottomatica di Roma. I due concerti fanno parte di una tournée che toccherà ben 31 città d’Europa. Per il battesimo di fuoco, bisogna aspettare fino al prossimo 30 settembre – data del concerto di Helsinki – lo spettacolo conclusivo sarà invece alla memorabile SSE Wembley di Londra. I biglietti sono già disponibili su TicketOne e Live Nation.
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I Nickelback arrivano nel Belpaese dopo una lunga assenza durata due anni. Era infatti il 2013 quando erano riusciti a registrare il sold-out, con l’indimenticabile data milanese del “The Hits Tour”. Un successo davvero clamoroso.
La rock band nasce nel 1995 ad Hanna e da allora ha venduto più di 80 milioni di copie in tutto il mondo, vincendo una serie sconfinata di premi e addirittura, nel 2006, il prestigioso World Music Award. Il Nickelback Tour e i Concerti 2015 rappresentano insomma il grande rientro: le undici tracce dell’album sono un mix esplosivo di rock, post grunge e originali contaminazioni pop, che confermano il coraggio sempre dimostrato dal gruppo, nella voglia di rinnovarsi.
E’ stato un concerto ricco di emozioni quello proposto da Slash nelle due date italiane programmate nel mese di novembre 2014. L’ex chitarrista dei Guns N’ Roses ha dato spettacolo in due città, al Palaolimpico di Torino, il 16 novembre ed al Mandela Forum di Firenze, il giorno seguente, due locations mai toccate prima d’ora da Slash che non si è esibito da solo ma accompagnato da un gruppo spalla d’eccezione. Sul palco con l’ex Guns infatti c’erano Myles Kennedy & The Conspirators, con i quali Slash ha realizzato un album, intitolato World on Fire, pubblicato il 16 settembre.
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Con questa formazione Slash si era già esibito in Italia due anni fa, registrando il tutto esaurito e nel mese di novembre 2014, è ritornato con due date straordinarie, ricche di successi nel corso delle quali il rocker con la tuba ha regalato divertimento, spettacolo ed emozioni. Tra le canzoni proposte da Slash e dal gruppo spalla, Anastasia, l’ultimo singolo del disco precedente Apocalyptic Love ed uno dei pezzi più importanti dell’ultimo disco, Shadow Life. Dell’album World on Fire non sono poi mancati altri brani come Beneath the Savage Sun e Withered Delilah.
Mentre la conclusione del concerto è affidata alle hit del passato, acclamatissime dai tanti fan di Slash ma anche delle peculiarità vocali di Myles Kennedy. Da Sweet Child O’Mine a Slither dei Velvet Revolver, passando per Paradise City, il pubblico di Torino ha avuto la fortuna di assistere ad un grande concerto, che certamente rimarrà nei loro ricordi, con uno Slash in forma smagliante ed un gruppo spalla straordinario. Un’esibizione durata oltre due ore senza cedimenti e all’insegna del rock più genuino, con esecuzioni al limite della perfezione, pulite ma anche aggressive e coinvolgenti.
Nel panorama italiano poche sono le band che, come i Negramaro, sanno entusiasmare pubblico e critica, rendendo ogni concerto un vero e proprio evento. Dopo il clamoroso debutto, il gruppo salentino è diventato uno dei nomi di maggior richiamo della scena musicale e, con la pubblicazione del prossimo album, il sestetto salentino si appresta a tornare in tour: la dimensione ‘live‘ è da sempre l’habitat naturale di questi ‘animali da palcoscenico‘, capaci di alternare momenti rock a intermezzi intimi, ballad emozionanti a coinvolgenti virate elettroniche.
IL NUOVO TOUR – A quattro anni di distanza dall’ultimo lp, il quattro volte Disco di Platino ‘Casa 69‘, e a due dal greatest hits ‘Una storia semplice‘, i Negramaro si preparano a un 2015 esplosivo che, stando alle previsioni, dovrebbe portarli di nuovo in giro per lo stivale. Dopo il successo di ‘Un amore così grande 2014‘, il mini-tour promozionale lanciato questa estate a supporto dell’omonimo brano dedicato alla Nazionale di calcio, l’annuncio di un nuovo disco ha scatenato immediatamente l’attesa per l’ufficializzazione del tour vero e proprio che partirà tra qualche mese.
IN ATTESA DELL’ANNUNCIO – Il gruppo di Giuliano Sangiorgi ha svelato, tempo fa, con un post pubblicato dagli studi di Nashville (Tennessee), di essere in fase di registrazione del disco e che presto tornerà ad esibirsi dal vivo. Per questo motivo i fan possono cominciare a tener d’occhio TicketOne (http://www.ticketone.it/), il circuito di distribuzione ufficiale dei biglietti per i prossimi concerti. Quella degli stadi e dei palasport è la ‘dimensione’ elettiva dei Negramaro, i quali hanno rivelato che, proprio durante il soundcheck, nascono gran parte dei brani. La voce di Sangiorgi, l’energia sprigionata ‘on stage’ e il muro del suono creato dai loro pezzi fanno di ogni ‘live‘ un evento unico e che, con l’uscita del loro sesto album, diventa una data da segnare in rosso in vista del 2015.
C’è sempre un’attesa speciale per ogni uscita discografica degli Smashing Pumpkins. Dopo il successo di ‘Mellon Collie and the Infinite Sadness‘ (1995) e del suo seguito, ‘Adore‘ (1998), la band originaria dell’Illinois ha acquisito uno status riservato a pochi nel mondo del rock, tanto che nemmeno il temporaneo scioglimento e il cambio di line-up lo ha scalfito. Ora i ‘Pumpkins’ tornano con ‘Monuments To An Elegy‘ e hanno in serbo anche una sorpresa per il 2015.
A due anni di distanza da ‘Oceania’, l’ultimo album di inediti, il prossimo 9 dicembre è prevista la pubblicazione del nuovo disco, anticipato dal singolo ‘Being Beige‘. L’ennesima fatica di Billy Corgan, leader e unico membro rimasto della formazione originaria degli Smashing Pumpkins, si preannuncia imperdibile per due motivi: innanzitutto, si mormora che potrebbe essere l’ultimo lavoro in studio prima del definitivo scioglimento; inoltre, ‘Monuments To An Elegy’ (definito da Corgan ‘album all’interno di un album’) comporrà, assieme a ‘Oceania’, le prime due parti di ‘Teargarden by Kaleidyscope‘, un progetto in 44 canzoni che troverà il suo completamento a 2015 inoltrato con il lancio di ‘Day for Night’, l’ultimo capitolo di questa trilogia in musica.
E non finisce qui. Tra le ‘chicche’ presenti nel disco c’è la collaborazione con una guest-star del calibro di Tommy Lee, batterista dei Mötley Crüe. Fa ben sperare i fan anche il fatto che alla produzione sia stato chiamato Howard Willing, il quale aveva lavorato con Corgan e soci per ‘Adore’, uno dei dischi più amati della band: si prospetta un ritorno al sound classico degli Smashing Pumpkins, a metà strada fra il dream pop che li ha resi celebri e il rock ‘noise’. Saranno nove i brani presenti in ‘Monuments To An Elegy’, registrato a Chicago e distribuito sotto etichetta Sony;
Ecco di seguito la track-list: 01. Being Beige, 02. Anti-Hero, 03. Tiberius, 04. Run to Me, 05. One and All, 06. Drum and Life, 07. Dorian, 08. Monuments, 09. Anaise.
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Recensire un disco dei Pink Floyd è difficilissimo.
Specie se lo si aspetta e desidera da anni, li si ha nelle orecchie fin da bambini, li si ama alla follia e li si considera uno dei capisaldi della musica, quella con tutte le lettere maiuscole, del Novecento.
Non c’ è più Waters, da anni, e si sente, e non c’è più Wright, e questo si sente ancora di più.
Il problema è che è veramente rimasto ben poco dei bei tempi andati e dei capolavori del passato.
Si, il sound c’ è, è inconfondibile, basta una nota di chitarra, ma si continuano a sentire solo echi più o meno forti ( a volte fin troppo forti ) di questo passato, non si percepisce mai la sostanza vera e propria che ci si aspetterebbe da tali campioni.
Manca completamente lo slancio creativo che ci si aspetterebbe da un album con scritto in calce
PINK FLOYD.
Per non parlare della copertina, più adatta per una raccolta di canti dei gondolieri veneziani che per l’ ultima fatica di un’ icona del rock. E ripeto di tutta la musica. Di sempre. La tracklist di The Endless River:
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Chi ancora non ne conosce le peculiarità artistica, ha modo di vederlo in televisione nei panni del giudice, in occasione dell’ultima edizione di X Factor. E’ Mika, classe 1983, cantautore britannico molto apprezzato anche in Italia. Mika è salito alla ribalta tra il 2009 e il 2010 quando l’artista, che vanta origini libanesi, è riuscito a scalare le classifiche con il suo secondo album, “The boy who knew too much“, lanciato dai singoli “We are golden” e “Rain“, che ha fatto seguito al già ottimo debutto del 2007 “Life in Cartoon Motion” pubblicato nel 2007. Dopo una pausa creativa nel 2011, Mika è tornato nel 2012 con il terzo lavoro, “The origin of love“, anticipato dai due singoli “Elle me dit” e “Celebrate”.
Dopo un esordio indie rock, Mika è riuscito a dar forma a un genere particolare, il dance pop, in grado di far cantare e ballare migliaia di persone in tutto il mondo. Recentemente il giovane artista ha invece preso parte alle ultime due edizioni del talent show X Factor. Ma non solo: in Francia ha partecipato, sempre in veste di giudice, all’ultima edizione di The Voice e la sua sola presenza ha confermato la sua notorietà, portando un importante incremento degli ascolti tale da incoronare la terza edizione del talen come la più seguita della storia francese.
E’ da un po’ che se ne è tornato a parlare, nei forum ufficiali ma anche a livello di ‘rumors’: d’altronde gli artisti stanno pianificando il calendario ‘live’ per il nuovo anno e quindi annunci e smentite circa i tour promozionali guardano già direttamente all’estate 2015. Di cosa stiamo parlando? Dell’evento musicale italiano per eccellenza, quello che per ben due volte in passato ha catalizzato l’attenzione di fan e addetti ai lavori, segnando due pietre miliari per chiunque in futuro vorrà confrontarsi con l’organizzazione della concertistica dal vivo: si tratta, ovviamente, di “Campovolo“, il concerto-evento che, nel 2005, Luciano Ligabue tenne nell’omonima area interna all’Aeroporto di Reggio Emilia, per poi bissarlo nel 2011.
"Campovolo SÌ!"#campovolo2015
E’ un periodo intenso per i Deep Purple: la storica band di Hertford (Inghilterra), che ha rivoluzionato il genere hard rock ed heavy metal, giusto l’anno scorso ha festeggiato i quarantacinque anni di attività e pare proprio non volersi fermare. Infatti, oltre alla pubblicazione del diciannovesimo lavoro in studio, il gruppo capitanato da Ian Gillan, a dispetto dell’età, ha intrapreso l’ennesimo tour in giro per il mondo e già sta programmando l’attività ‘live’ per il 2015.
Per quei pochi che non conoscessero i Deep Purple basterebbe citare “Smoke on the water” (inserita nell’album “Machine Head”), uno dei loro principali successi nonché marchio di fabbrica della band: il riff di chitarra che introduce la canzone, ogni volta richiestissima dai fan durante i concerti, è oramai entrato di diritto tra i ‘motivi’ più celebri della storia del rock. D’altronde i Deep Purple occupano un posto di rilievo nella ‘hall of fame’ della musica con lavori quali “In Rock“, l’omonimo “Deep Purple” e il sopra citato “Machine Head” che ne sancì la consacrazione mondiale. Poi, dopo l’abbandono del chitarrista Ritchie Blackmore e lo scioglimento del gruppo, è seguito un periodo di ‘silenzio’ interrotto solo nel 1984 col ritorno nella formazione classica e la pubblicazione di ben quattro dischi nel decennio successivo.
Come detto, il 2013 è stato l’anno che ha segnato una sorta di ‘rinascita’ per i Deep Purple: scioglimenti e ‘reunion’ sono sempre stati all’ordine del giorno per il quintetto britannico e, inoltre, c’è da ricordare che l’ultimo album di inediti era datato addirittura 2005: la pubblicazione di “Now What?!” (addirittura primo nelle classifiche in Germania), dopo una pausa di otto anni, è stato salutato con favore dalla critica che ha visto nel disco una ‘summa’ della loro carriera, ritrovando quel sound duro e fortemente influenzato dalla musica classica che li aveva resi delle icone del rock già negli anni Sessanta e Settanta. Il ritorno sulla cresta dell’onda per Gillan e soci ha coinciso anche con l’avvio del nuovo tour promozionale che, partito ufficialmente nel 2013, proseguirà per tutto il corso di quest’autunno.
La ‘line-up’ con cui i Deep Purple si sono ripresentati al pubblico italiano l’anno scorso al Collisioni Festival a Barolo (CN), con l’eccezione dell’ex tastierista Jon Lord (scomparso nel 2012) e di Blackmore, è molto vicina a quella classica con Ian Gillan, Roger Glover e Ian Paice, affiancati dalle due new entry: Steve Morse e Don Airey. Intanto, in attesa di rivederli in giro per la penisola nell’autunno 2015 (già annunciate le date di Padova, Assago, Firenze e Roma per le quali sono già disponibili su TicketOne i biglietti), i padri dell’hard rock hanno in programma una tournée in Sudamerica che comincerà verosimilmente in Messico il 4 novembre, anche se su questa data mancano le conferme; i Deep Purple si esibiranno poi in Brasile dal 7 al 15 per un totale di sei concerti (Brasilia e San Paolo tra le tappe) e, in seguito, partiranno alla volta della Colombia -dove saranno di scena a Bogotà il 21 dello stesso mese- e del Cile (a Santiago il 23 novembre). In attesa di conoscere le altre date, ci sono conferme circa la scaletta che conterrà, oltre ad alcuni estratti dall’ultimo lp quali “Vincent Price” e il singolo “All the time in the world”, anche pietre miliari dalla loro discografia: tra queste “Highway Star”, “Perfect Stranger” e “Soldier of Fortune”.
Per conoscere le ultime news e tutte le info sui Deep Purple si possono consultare www.deeppurple.com e www.thehighwaystar.com, i principali punti di riferimento sul web per chi voglia sempre essere aggiornato sull’attività della band.
Un’avventura in “Mondovisione”, quella di Luciano Ligabue che nel corso del 2014 ha fatto sognare decine di migliaia di persone con una ricca serie di date dal vivo che non si esauriranno con la fine dell’anno. Infatti il Liga proseguirà il Mondovisione tour fino all’estate del 2015, con un finale a sorpresa che lascerà a bocca aperta chi da anni segue il rocker di Correggio in giro per l’Italia. Nel mese di settembre 2014 Ligabue ha tenuto una serie di concerti negli stadi italiani esibendosi il 6 al Nereo Rocco di Trieste, il 9 all’Olimpico di Torino, il 13 settembre allo stadio Dall’Ara di Bologna e il 20 settembre all’Arena della Vittoria di Bari.
Nessuna pausa per l’artista che, nel mese di ottobre, aggiungerà un nuovo tassello alla sua lunga e prolifica carriera. Per la prima volta infatti terrà dei concerti in America, con cinque date in programma tra Canada e Stati Uniti. Ligabue sarà al Casino Rama di Toronto il 18 ottobre mentre il giorno seguente si sposterà al Terminal 5 di New York. Lo spettacolo rock che per mesi ha fatto sognare gli italiani, sarà propost il 22 ottobre al Whisky a Go Go di Los Angeles mentre il 24 ottobre Ligabue salirà sul palcoscenico del Dna Lounge di San Francisco, per chiudere l’esperienza americana il 26 ottobre al Grand Central di Miami.
Un’avventura musicale destinata a proseguire anche nel 2015 con nuove date che nei prossimi mesi verranno ufficialmente rese note. E così Ligabue, reduce da un anno di successi con un concerto entusiasmante alla Royal Albert Hall di Londra, non smetterà di far emozionare il suo pubblico, pronto a stupirli con uno show mozzafiato. I biglietti saranno disponibili sul circuito Ticketone non appena saranno comunicate le date 2015 del Mondovisione tour di Ligabue.
Nati a Londra nel 1997, i Coldplay continuano ad essere, a distanza di 14 anni, una band di successo internazionale. Chris Martin, Will Champion, Guy Berryman e Jonny Buckland non hanno intenzione di fermarsi e vogliono continuare a sorprendere i propri sostenitori. A maggio è uscito il loro sesto album, intitolato “Ghost Stories“, le cui origini sono da cercare nella relazione complicata tra il cantante Martin e la moglie. “A sky full of stars” è uno dei brani presenti all’interno del disco, il primo nella storia del gruppo a possedere sonorità dance molto vicine al mondo house. Ecco l’incipit del singolo:
la cui traduzione è “Perché sei un cielo, perché sei un cielo pieno di stelle, sto per darti il mio cuore, perché sei un cielo, poiché sei un cielo pieno di stelle, Perché illumini il mio cammino“.
Ad annunciare l’uscita dell’album è stato però il singolo “Magic“, canzone elettronica dalle musiche fortemente pop:
cioè “Chiamatela magia, chiamatela verità, Io la chiamo magia, quando sono con te. E anche se sono rotto, spezzato in due, La chiamo ancora magia, quando sto vicino a te“.
L’esordio dei Coldplay sul palcoscenico della musica è avvenuto nel biennio 2000-2001 con l’album “Parachutes“, da cui, poi, il brano “Yellow” avrebbe scalato le classifiche in Inghilterra. Questo è un breve estratto dal brano:
ovvero “Guarda le stelle, guarda come brillano per te, ed ogni cosa che fai, sono tutte gialle“.
“A rush of Blood to the Head” è il secondo album della band e pubblicato nell’agosto 2002, registrato a seguito del successo di “Parachutes” e acclamato in Gran Bretagna a tal punto da vincere, per ben 9 volte, il disco di platino. Una curiosità su “The Scientist”, uno degli 11 singoli contenuti all’interno del cd: per la realizzazione del video, Martin ha dovuto imparare la canzone al contrario. Un brano che gira attorno alla figura del cantante e alle musiche del pianoforte:
e il cui significato è “Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile, Nessuno ha mai detto che sarebbe stata così dura, Portami indietro all’inizio“. La settima traccia è invece intitolata “Green eyes” e da cui è estrapolata questa breve dedica:
cioè “Tesoro tu sei una roccia sulla quale mi appoggio“. Il brano che chiude l’album, “Amsterdam“, è stato proprio scritto nella capitale olandese:
che, tradotto in italiano, vuol dire “E il tempo è dallla tua parte, E’ dalla tua parte ora, Che non ti opprime, e tutt’intorno, Non c’è motivo di preoccuparsi“.
Il successo della band inglese non conosce barriere nè ostacoli: nel 2005 è la volta di “X&Y“, primo nella classifiche in più di 30 Paesi e il più venduto in tutto il mondo nel corso dell’anno. Un album che ha vissuto molti momenti critici, dovuti a ritardi e ad incertezze musicali dei componenti della band, ma il numero delle copie acquistate dai fans ha scacciato via tutti i problemi esistenti. L’album si distacca dai due precedenti per una maggiore propensione alla ricerca delle sonorità, con i testi che vengono rinnovati nel modo e nello stile.
Dal brano “Square One” sono estrapolate le seguenti frasi:
cioè “Dall’inizio della prima pagina, Alla fine dell’ultimo giorno, Dall’inizio del tuo cammino, Vuoi soltanto qualcuno che ascolti ciò che dici“. Un altro singolo contenuto nel disco, “Fix you“, (il pronome “you” è una costante che caratterizza tutto l’album) vede, per la prima volta, la compartecipazione vocale di tutto il gruppo. Dedicata alla moglie di Martin, Gwyneth Paltrow, per la scomparsa del padre, eccone un breve pezzo:
ossia “Quando le lacrime si riversano sul tuo viso, Quando perdi qualcosa che non puoi rimpiazzare, Quando ami qualcuno ma finisce male, Potrebbe andar peggio?“.
Se il periodo ‘pre-XY’ è quello che preferite della band, allora volete senza dubbio dare un’occhiata a quali altre belle frasi tradotte delle canzoni dei Coldplay abbiamo selezionato per voi.
Alcune delle liriche più emozionante sono presenti in quell’articolo.
Ma continuiamo con la nostra carrellata di magnifici testi dei Coldplay!
“Viva la vida” è nato sull’onda delle tensioni e nervosismi tra tutti i componenti della band, che solo con l’arrivo di Brian Eno, uno dei tre produttori di tutto il disco, ritrovarono lo spirito e il piacere di suonare tutti insieme. L’album si è voluto distaccare con forza dalle precedenti pubblicazioni, ritenute come le componenti di una trilogia e perciò dal ciclo concluso. Una dichiarazione d’amore, quella contenuta nel ritornello di “Violet Hill“, che non lascia spazio a commenti:
cioè “Se tu mi amassi, me lo diresti?“.
Dal nome decisamente curioso, “Mylo Xyloto” si presenta sulla scena internazionale come quinto album dei Coldplay. La scelta del titolo, come dichiarato successivamente in alcune interviste, è frutto dell’originalità e particolarità della band, dato che letteralmente “Mylo Xyloto” non ha nessun significato, ma, a detta di Martin, “è un nome che rappresenta al meglio la musica dell’album”. Uno dei singoli di maggior successo del disco è “Every Teardrop is a waterfall“, da cui è stato preso il seguente estratto:
che vuol dire “Alzo il volume della musica, Ho messo su i miei dischi, Da sotto le macerie canto una canzone ribelle“. “Paradise“, altro singolo del disco, recita:
cioé “Di notte, la tempestosa notte, Lei chiudeva gli occhi, Di notte, la tempestosa notte, Volava via“.
Gli One Direction sono di nuovo in giro per gli stadi di tutto il mondo con il loro On The Road Again 2014 Tour.
I prossimi mesi saranno negli USA per poi procedere verso ovest prima in Australia, poi Giappone e est asiatico, Filippine comprese, e tornare vicino all’Europa con un concerto a Dubai ad Aprile (vedi Viagogo per le date ed i biglietti dei concerti).
Chissà se ripasseranno a Milano nel 2015, magari proprio a Giugno che ha già visto gli 1D in concerto a Milano.
I fan, anzi direi Le Fan, degli 1D sono in trepida attesa, molte delle quali sono stati già presenti al concerto di quest’anno di milano e, visto i nuovi singoli usciti, non vedono l’ora di avere buone notizie sui concerti del 2015 degli One Direction curiose di sapere se possono vederli e sentirli dal vivo anche l’anno prossimo!
Nel frattempo è uscito in anteprima il nuovo singolo:
Steal My Girl sul canale ufficiale degli One Direction di VEVO:
Volete sentire Steal My Girl dal vivo vivo anche voi? Continuate a seguirci su GNius Musica per seguire il tour e le news sugli One Direction!
