Risultati della ricerca per: “blues”

  • Chris Cornell è morto all’età di 52 anni

    Chris Cornell è morto all’età di 52 anni

    Era in tour con i Soundgarden, riuniti dal 2010, nessuno poteva immaginare una cosa del genere.
    Chris Cornell è morto a Detroit all’età di 52 anni, dopo il concerto con i Soundgarden.
    Non sappiamo le cause della morte di Chris Cornell, e francamente non ci interessano,
    è una perdita enorme per il mondo della musica, rock e non rock.

    chris cornell è morto

    Chris Cornell la voce più bella del Grunge

    Il grunge nasce con 4 band, gli Alice in Chains, i Nirvana, i Pearl Jam ed i Soundgarden, tutti di Seattle.
    Chris Cornell era il cantante dei Soundgarden, tra i 4 gruppi è sicuramente quello più tecnico,
    colto dal punto di vista musicale.

    chris cornell è morto

    La voce di Chris Cornell insieme a quella di Eddie Vedder diventano così il simbolo del grunge,
    e chi ha intorno ai 40 anni ricorda bene l’entrata nelle scene musicali di Chris Cornell,
    con una delle canzoni più importanti degli anni ’90, Black Hole Sun:

    I giornalisti e i critici in quei tempi hanno sempre cercato di incasellare Chris Cornell in vari filoni dell’Hard Rock.
    Non avevano capito quanto la sua sensibilità vocale, che veniva amplificata grazie ai testi delle canzoni dei Soundgarden, era invece una cosa totalmente nuova.

    Pioniere di decine di fusioni tra generi diversi del Rock, era capace di trasformare ogni canzone in un inno, cosa che veniva fuori sentendo i fan che cantavano ai loro concerti.
    I Soundgarden iniziano la conquista del mondo musicale, premi e partecipazioni diventano la norma,
    grandi band come i Gun’s & Roses iniziano a volerli come band di supporto, finché non arriva il momento di riempire i grandi stadi americani da soli.

    Nel frattempo le major discografiche iniziano a creare cloni su cloni del sound grunge.
    Un esempio sono i californiani (non me ne vogliano i fans) Stone Temple Pilots, che forse sono il prodotto commerciale meglio riuscito.

    Quando diventa commerciale un nuovo genere vuol dire che è terminata la fase creativa.
    I Nirvana non ci sono più, i Pearl Jam prendono altre vie musicali scostandosi dal grunge,
    anche la breve e intensa carriera di Chris Cornell con i Soundgarden si ferma nel 1997 per iniziarne una nuova.

    Chris Cornell + Rage Against the Machine = Audioslave

    I Soundgarden si erano sciolti in contemporanea con il gruppo Rap Metal dei Rage Against the Machine.
    L’unione tra gli  e Chris Cornell e i RATM forma gli Audioslave.

    I testi e la voce di Cornell insieme ai riff rock pionieristici di Tom Morello creano un sound nuovo,
    che prende a mani basse dal rock più colto degli anni ’70 e lo riportano a nuova vita.
    Riff che nascono dal blues iniziano a diventare il martello del groove rock degli Audioslave.

    chris cornell è morto

    I testi, come è suo solito, sono pieni di storie di strada come in Spoonman, di esperienze personali, di avvenimenti e racconti, dove ad iniziare dai ragazzi americani, le loro canzoni fanno il giro del mondo.
    Fioccano premi e grammy per gli Audioslave, fino al 2007 anno in cui Connell lascia gli Audioslave.

    Nel 2010 i Soundgarden si riuniscono, e come era da prevedere, il successo ricomincia lì da dove si era interrotto.
    Partono per lunghi tour e gli stadi non solo si riempiono di teenager, ma anche di 40enni manager che rispolverano dall’armadio le camice da boscaiolo e le magliette con l’immagine del sole con la candela d’automobile, copertina di Badmotorfinger.
    Questo fino a ieri sera.

     

  • La musica perde un altro grande cantante. Al Jarreau è morto il 12 febbraio.

    La musica perde un altro grande cantante. Al Jarreau è morto il 12 febbraio.

    Non sono un fan sfegatato, ma ho visto parecchi concerti di Al Jarreau e la cosa che mi rimarrà sempre di lui è quel sorriso gioioso di chi fa quello che gli piace.
    Al Jerreau non è il tipico cantante jazz o rhythm and blues, è un ricercatore, un innovatore che usa la voce proprio come fosse uno strumento musicale.
    Al_Jarreau

    Per questo suo modo di cantare ha vinto ben 7 Grammy Awards, l’oscar della musica, come miglior cantante e/o miglior album, quello del 1981 addirittura come miglior album per bambini.
    Questo solo per farvi capire quando la sua passione per la musica era grande!

    Al Jarreau era un cantante particolare, anche se ha cantato molte hit da top ten rimane famoso per aver messo le parole a pezzi jazz solo musicali.
    Una cosa molto di moda negli anni ’70 ma che richiede grandi abilità.
    Per questo di cantanti come Al Jerreau se ne contanto sulla punta delle dita.

    Era una persona che amava divertirsi, e questo ha aiutato Checco Zalone a portarlo sul palco del suo show “Resto Umile” del 2012 dove, dopo uno sketch molto divertente, hanno suonato insieme il brano Spain di Chick Corea.

    Di questi virtuosismi vocali è pieno youtube, qui Al Jarreau canta la famosissima Take Five, dando sfoggio della sua grande capacità vocale ritmica e melodica.

    In Italia è arrivato al grande pubblico con Boogie Down, grazie anche all’allora Videomusic che programmava il video con una certa frequenza.

    Ma sono tante le canzoni di Al Jerreau che ci hanno accompagnato in questi ultimi 30 anni.

    Magari non lo sappiamo, ma conosciamo la musica di Al Jarreau anche per le tante volte che è apparsa nei film, soprattutto quelli romantici, con pezzi come questo che si intitola After All

    L’ultimo grande lavoro vede l’Italia tra i suoi “complici” con il pezzo Double Face del 2011 presente nel disco The Crossing del cantante e tastierista italo-portoghese Eumir Deodato, il pezzo in questione è scritto insieme ai fratelli Lino e Pino Nicolosi.

    Potete immaginare quanto ha influenzato i cantanti di oggi, sia jazz che pop, con il suo stile Bop della voce, genere e stile in cui voglio ricordare tra i più bravi cantanti del mondo anche il nostro Lucio Dalla.

    Ci mancherà la sua voce e ci mancherà anche la sua grande simpatia!

  • Chi Ci Ha Lasciato Nel 2016?

    Chi Ci Ha Lasciato Nel 2016?

    Un anno che ci ha lasciato un grande amaro in bocca, ci hanno lasciato nel 2016 grandissimi artisti.

    Il nostro cuore ha avuto un gran tonfo ed ha affrontato un grande dispiacere, ma per fortuna sono rimasti tra di noi i loro grandi lavori che ci danno calore e ci riscaldano le giornate con la loro grandezza e stile.

    Questo 2016 ci ha portato via il grande David Bowie, Greg Lake, Prince e molti altri grandi musicisti, veramente un anno incredibilmente sfortunato.

    foto-musicaVediamo chi ci ha lisciato nel 2016

    Purtroppo la lista è lunga ed è piena di grandi nomi che hanno fatto la musica, signori musicisti e signore che ci hanno regalato tante emozioni, lasciando un vuoto incolmabile.

    Per fortuna con i loro capolavori potremo ascoltarli ancora e sentirli vicini, sognando le forti emozioni che ci trasmettono.

  • Addio Leonard

    Addio Leonard

    leonard-cohenCon queste poche parole sulla sua pagina di Facebook è stato dato l’annuncio della sua scomparsa.

    Questa è la traduzione del testo:

    “E ‘con profondo dolore si segnala che il leggendario poeta, cantautore e artista, Leonard Cohen è morto.
    Abbiamo perso uno dei visionari più venerati e prolifici della musica.
    Un memoriale si terrà a Los Angeles in un secondo momento. La famiglia chiede privacy durante il loro momento di dolore.”


    Noi lo ricordiamo come uno dei più importanti cantautori moderni, ma era anche scrittore e poeta di grande levatura, tanto da aver meritato il titolo di Compagno dell’Ordine del Canada, che è la più alta onorificenza che danno nel suo paese.

    La sua carriera musicale inizia, dopo un grande successo letterario, nel 1967, con il disco Songs of Leonard Cohen che tratta di morte e sucidio, argomenti molto duri nel momento clue dell’epoca dei figli dei fiori.
    Il disco non ebbe il successo meritato, e solo dopo una decina di anni venne rivalutato dal pubblico e naturalmente dalla critica.

    Ma non si lascia abbattere dalle stroncature iniziali e due anni dopo esce Songs from a Room, che contiene Seems so long ago, Nancy e Bird on the Wire, che fanno scalare le classifiche fino al 2° posto in UK.
    E’ con questo disco che il mondo si accorge di Leonard Cohen.

    Altri due anni ed esce il disco Songs of Love and Hate, che lo catapulta in cima alle classifiche e lo decreta ufficialmente come uno dei migliori cantautori del mondo.
    Dovremo aspettare quasi 5 anni per un nuovo disco, in questo periodo esce “Live Songs” con le canzoni registrate live nei vari concerti.

    Nel 1974 esce il quarto disco in studio, New Skin for the Old Ceremony, e successivamente Death of a Ladies’ Man nel 1977 che vede tra i musicisti anche Bob Dylan.

    Altri 2 anni ed esce Recent Songs, e anche questo disco fa il pieno di premi e rinoscimenti, ma dopo anni non possiamo dire che è tra i suoi dischi più riusciti, e anche lui sembra accorgersene.

    Bisogna aspettare 5 anni per il disco più ascoltato di Leonard Cohen, Various Position esce nel 1984, contiene la famosissima canzone Halleluja. Il disco è molto diverso dai precedenti ed i fan di Cohen non sembrano apprezzarlo appieno. Questo perché è un’altro esempio della “visione musicale” di Leonard Cohen, che spezza l’abitudine musicale del periodo e questo disco diverrà nel tempo uno dei più ascoltati, grazie anche al singolo Halleluja che diventerà una delle canzoni più coverizzate della storia della musica.

    Nel 1988 esce I’m Your Man, un altro disco di cambiamenti dove le sonorità più folk dei dischi precedenti vengono sostituite da una musica più corposa, con grande uso di tastiere elettroniche e strumenti ad arco.

    Dobbiamo aspettare il 1992 per ascoltare nuovi brani di Leonard Cohen, e l’attesa è ripagata con l’uscita di The Future, che svetta nelle classifiche ed arriva a vincere il disco d’argento nel Regno Unito. Grande risultato considerando che nello stesso anno escono i Nirvana con Nevermind, Dangerous di Michael Jackson e The One di Elton John.

    Dopo un lungo periodo di 9 anni esce Ten New Songs, che è il primo dei “soliti album di Leonard Cohen”, ma i “soliti album”  di Leonard Cohen per fortuna sono dischi di grande musica, tra i pezzi più belli c’è la romanticissima Boogie Street. La sonorità è più attuale, con grandi riferimenti al Rhythm&Blues più raffinato.

    Nel 2004 viene pubblicato Dear Heather, che porta un po’ più in là la musica e i testi di Ten New Songs, e che per questo sarà molto vituperato da alcuni critici americani, critiche che però non vengono confermate dalle vendite dei fan, che anzi lo definiscono tra gli album più belli del cantautore canadese.

    Ci avviciniamo ai giorni nostri, nel 2012 Leonard Cohen pubblica Old Ideas, che come dice il titolo nasce dal recupero di vecchie canzoni messe nel cassetto e proposte con il sound oramai riconoscibile del cantautore, nel 2014 esce Popular Problems, oramai il cantautore è anziano e ci descrive il suo modo di vedere la vita. E’ un album molto curato ma anche molto asciutto, dove il testo ha il compito di mantenere tutta la struttura musicale, come si capisce dal singolo Almost Like the Blues.

    Arriviamo ad oggi, l’anno della sua morte è anche l’anno in cui esce You Want It Darker, un album diverso dai precedenti, tornano un po’ di atmosfere cupe e testi di un uomo che sa di avvicinarsi ai suoi ultimi anni. Ritorna il misticismo soprattutto sulla title track del disco:

    Ci lascia con quest’ultimo lavoro, che indubbiamente è uno dei migliori dischi di quest’anno, ma anche una riflessione sulla vita che oramai ci è alle spalle.

    Per chi volesse ecco tutti gli album di Leonard Cohen:

  • Concerti Raphael Gualazzi – Novembre e Dicembre 2016

    Concerti Raphael Gualazzi – Novembre e Dicembre 2016

    date-concerti-raphael-gualazziLa sua ultima hit l’abbiamo cantata tutti questa estate, non solo accattivante ed orecchiabile ma anche con una bellissima melodia; è ‘L’Estate di John Wayne’ del giovane cantautore Raphael Gualazzi.
    Questo 2016 il cantautore originario di Urbino intraprenderà un tour di concerti 2016 che lo vedrà impegnato soprattutto nei mesi di Novembre e Dicembre.

    Se non volete perdervi Raphael Gualazzi esibirsi dal vivo in uno dei suoi concerti, allora guardate bene queste date e segnatevi bene la città più vicina alla vostra:
    18 Novembre – Bergamo, Creberg Teatro
    19 Novembre – Padova, Gran Teatro Geox
    21 Novembre – Torino, Teatro Colosseo
    23 Novembre – Bologna Teatro Duse
    24 Novembre – Montecatini Teatro Verdi
    26 Novembre – Legnano Teatro Galleria
    30 Novembre – Roma Teatro Conciliazione
    2 Dicembre – Senigallia Teatro La Fenice
    9 Dicembre – Sanremo (IM), Teatro Ariston
    10 Dicembre – Brescia Teatro Pala Banco
    12 Dicembre – Milano, Barclays Teatro Nazionale
    13 Dicembre – Trento Auditorium Santa Chiara
    22 Dicembre – Reggio Emilia, LIME Theatre – Fiere di Reggio Emilia
    23 Dicembre – Cesena, Carisport

    Ma chi è Raphael Gualazzi e come si è aggiudicato un posto ‘in vetrina’ con questa sua ultima bellissima hit?
    Figlio d’arte di Velio Gualazzi, fra i fondatori degli Anonima Sound assieme ad Ivan Graziani, esordisce nel mondo della musica nel 2005 con il disco jazz ‘Love Outside The Window‘, e successivamente verrà notato dalla grande Caterina Caselli grazie alla quale verrà pubblicato sotto etichetta ‘Sugar’ il suo disco successivo ‘Reality and Fantasy‘.

    Raphael Gualazzi diventa noto al grande pubblico italiano nel 2011 partecipando al Festival della Canzone Italiana di Sanremo nella sezione ‘Giovani’ con il brano ‘Follia d’Amore‘ e vincendo in questa categoria.
    Dopo una fortunata cover della famosissima ‘Don’t Stop’ dei Fleetwood Mac si ripresenta sulle scene di Sanremo 2014 in una quasi improbabile collaborazione con il duo di musica elettronica dei Bloody Beetroots con ‘Liberi o no’ e ‘Tanto ci sei’.

    Il 2016, dopo parecchio tempo assente dalle scene musicali, è un altro anno importante per Gualazzi, e segna l’uscita del suo nuovo disco ‘Love Life Peace’ dal quale è estratto il singolo ‘L’Estate di John Wayne‘ ed anche un interessante duetto con Malika Ayane nel brano ‘Buena Fortuna‘.
    Se amate le sonorità della musica jazz o blues, vi consigliamo l’ascolto del disco!

  • Tom Walbank – Il Guru dell’Armonica a Bocca

    Tom Walbank – Il Guru dell’Armonica a Bocca

    tom-walbank-2L’armonica a bocca è uno strumento che più di ogni altro rappresenta al meglio la cultura musicale del blues e del folk.
    In passato sono esistiti moltissimi grandi bluesman che hanno fatto tornare protagonista questo strumento tanto semplice quanto caratteristico , basti pensare a Sonny Boy Williamson II, Little Walter, Howlin Wolf, James Cotton e molti altri ancora.

    Al giorno d’oggi il blues è divenuto un genere sempre più di nicchia, ma ciò non significa che non esistano bravi musicisti che portano avanti questa grande tradizione e cultura musicale.
    Fra i talenti più impressionanti per la sua abilità nel suonare l’armonica blues c’è Tom Walbank, inglese classe 1969.

    Lasciamo che siano i prossimi video a parlare per noi. Un’abilità davvero fuori dal comune!

  • Florence and The Machine – Concerti 2016 in Italia

    Florence and The Machine – Concerti 2016 in Italia

    florence-and-the-machine-concerti-2016Florence Welch, la esile rossa dalla maestosa voce, frontwoman della band dei Florence and the Machine torna in Italia per altre due date di concerti in Aprile 2016.
    Chi non ha potuto fare in tempo ad accaparrarsi i biglietti del bellissimo concerto del 21 Dicembre ad Assago stavolta non può perdere questa chance!

    ‘How Big, How Blue, How Beautiful’

    Contents

    Si chiama ‘How Big, How Blue, How Beautiful’ l’ultima fatica discografica in studio della band è un lavoro che a differenza di quelli precedenti, incorpora le influenze di più stili musicali come il folk, il gospel ed il blues.

    La capacità di Florence Welch insieme ad i membri della sua band di rendere pop ed accessibile un lavoro mastodontico come quello di questo cd  è semplicemente incredibile.
    Per saperne di più riguardo a ciò che ne pensiamo di questo album leggi la nostra recensione!

    Il Tour di Concerti 2016

    Non si prospetterà nessun nuovo lavoro discografico della band vista la recente pubblicazione di questo ottimo lavoro, tuttavia la band continuerà ad esibirsi dal vivo in modo spettacolare anche nel 2016 tornando in Italia per ben due tappe che sono le seguenti:

    – 13 Aprile – Bologna, Unipol Arena
    – 14 Aprile – Torino, PalaAlpitour

    Concerti 2016 a Rischio Sold Out!

    I biglietti del concerto del 21 Dicembre passato andarono a ruba in poche ore quindi non perdere tempo stavolta se qualche mese non hai fatto in tempo a prenotare i biglietti!
    Recatevi subito su Ticketone o su ViaGoGo per prenotare i biglietti dei concerti 2016 di Florence and the Machine.
    A Poco più di 41€ potrai aggiudicarti la tua partecipazione ad uno degli eventi musicali più memorabili del prossimo anno!

  • Harlem Gospel Choir a Torino – 19 Dicembre 2015

    Harlem Gospel Choir a Torino – 19 Dicembre 2015

    harlem-gospel-choir-concerto-2015Quella della musica gospel è una tradizione musicale tipica delle comunità afro-americane degli Stati Uniti d’America.
    Il gruppo degli Harlem Gospel Choir è uno dei più importanti del mondo per quanto riguarda la rappresentazione di questo genere musicale, non a caso è apparso in moltissimi show americani e gira il mondo in acclamatissimi tour da ormai molti anni dal 1986, anno in cui è nato.

    I CD Degli Harlem Gospel Choir su Amazon!

    Questo magnifico gruppo gospel formato da talentuosi cantanti e musicisti provenienti dal quartiere di Harlem in New York conta circa 40 componenti, ma per ovvie ragioni girano il mondo in tour solo 9 cantanti e 2 musicisti.
    Sono proprio questi 11 incredibili performer che il 19 Dicembre 2015 al Teatro Superga di Nichelino in provincia di Torino si esibiranno nell’unica data italiana del loro tour 2015.

    I Biglietti per il Concerto degli Harlem Gospel Choir Sono Qui – Ticketone

    A caratterizzare questo nuovo tour è che sarà dedicato al grande bluesman recentemente scomparso, B.B. King.
    Il gospel incontrerà quindi il blues per una fusione carica di sentimento.
    Rimarrete a bocca aperta quando sentirete di che cosa sono capaci le voci dei mebmri dell’Harlem Gospel Choir.

    I biglietti per la data del concerto del 19 Dicembre 2015 sono venduti al prezzo di soli 21€ tramite Ticketone.

  • Florence + The Machine in Concerto – 21 Dicembre Milano

    Florence + The Machine in Concerto – 21 Dicembre Milano

    concerto-2015-florence-machine-milano

    Concerto molto atteso quello in programma il prossimo 21 dicembre al Forum di Assago, nell’hinterland sud di Milano. Sul palco saliranno infatti i Florence + The Machine, per una delle date del tour di supporto del nuovo album “How big, how blues, how beautiful”. La band guidata da Florence Welch si prepara a dare spettacolo a Milano ed i fan non vedono l’ora di vedere sul paco la frontman rimasta ferita a un piede durante un esibizione del gruppo inglese al festival Coachella di Indio, in California.

    Acquista i Biglietti per i Concerti di Florence + The Machine su Ticketone!

    La diva del rock più dark ed intimo si è infatti fratturata il piede saltando sul palco ma è ora in perfetta forma e pronta per tornare a calcare i palcoscenici di tutto il mondo: quella di Milano sarà l’unica tappa italiana della tournèe dei Florence + The Machine, uno show certamente epico che fa seguito al grande successo del live del 20 novembre 2012, definitiva consacrazione della band e della rossa più potente dell’indie-rock. classe 1986, Florence Leontine Mary Welch è nata a Camberwell, nel sud est di Londra, ha deciso di dedicarsi completamente alla musica dopo aver abbandonato il Camberwell College of Arts, formando un duo con l’amica Isabella Summer detta ‘Machine’. Lo scorso 1 giugno è uscito il terzo album del gruppo, accolto con successo dal pubblico grazie alla potenza di canzoni come Delilah, Ship to Wreck e la title track.

    Acquista gli Album di Florence + The Machine su Amazon!

    L’album fa seguito a Lungs e Ceremonials pubblicati nel 2009 e 2011 e che hanno ottenuto importanti riscontri internazionali: il primo è stato Album of the Year ai Brit Awards del 2012, il secondo è stato candidato ai Grammy. I biglietti per la data milanese dei Florence + The Machine sono in vendita sul circuito TicketOne, oltre che sulle altre piattaforme autorizzate, a prezzi compresi tra i 35 ed i 51 euro.

  • The King is Gone

    The King is Gone

    hp-b-b-kingQuesta notte ci ha lasciati B.B.King, il più grande bluesman di tutti i tempi.
    Non siamo soliti scrivere coccodrilli e non lo faremo neanche questa volta, non vogliamo scrivere della sua morte ma della sua vita.

    Il vero nome di B.B.King è Ripley B. King, e nasce a Itta Bena (vedi mappa) in una casupola ai bordi della piantagione di cotone in cui viveva sua madre.
    Riceve la prima chitarra in regalo proprio dal padrone dei terreni e da quel momento la sua vita inizia a cambiare.

    Passa la gioventù a lavorare ma soprattutto ad imparare a suonare la chitarra, aiutato anche dal cugino Bukka White. Inizia a lavorare in una stazione radio di Memphis, la Memphis WDIA, e cosa unica in quel periodo, inizia a pubblicare solo musica nera, siamo nel 1946, anni in cui la situazione razziale in USA è ancora al di là di essere risolta, quella radio che diventerà il suo trampolino di lancio facendolo suonare dal vivo nei piccoli studi della stazione.

    Ripley ha bisogno di un nome d’arte, i suoi primi fans lo chiamano Blues Boy, da qui le iniziali B.B.

    [Best_Wordpress_Gallery id=”1″ gal_title=”B.B.King”]

    Inizia la gavetta con la Bullet Records e poi con la RPM Records che durerà oltre 30 anni, ed è in quegli anni che inizia a scrivere le canzoni che sono diventate i classici della musica americana. Pezzi come You Know I Love You, Please Love Me, When My Heart Beats Like a Hammer, Whole Lotta’ Love, Every Day I Have the Blues, Sneakin’ Around, Ten Long Years, Bad Luck, On My Word of Honor In quegli anni gira col minibus insieme alla band facendo anche 300 concerti l’anno nei locali blues del sud degli states, pagati pochissimo e in condizioni al limite. Ma non molla. E fa bene! La svolta viene nel 1969, in cui fa una cover di “The Thrill Is Gone“, che arriva ai primi posti sia delle classifiche Blues che di Rythm&Blues. La popolarità grazie a quel pezzo aumenta, ed a 44 anni B.B.King ha una nuova giovinezza musicale, esce da quel mercato di sola musica nera e diventa il paladino del Blues per tutta la nazione.

    Le più belle compilation ed album di B.B. King su Amazon

    Continua a suonare nei locali per 300 giorni l’anno, incontrando i fan di tutto il mondo, iniziando a suonare duetti dei suoi pezzi con altri musicisti di grosso calibro, e, qui si capisce la grandezza di quest’uomo, fare il tradizionale concerto a Itta Bena solo per i suoi concittadini. Non rinuncia a fare qualche cameo in film e serie tv, come I Robinson o in Blues Brothers 2000, ospite fisso al Crossroads festival, è il chitarrista e cantante che vanta più collaborazioni da Eric Clapton, suo grande amico a “giovani” come John Mayer. Dal 1965 al 2009 ogni suo disco è entrato nei primi posti in classifica, vincendo ben 14 grammy nella sua carriera. L’ultimo disco è del 2009, ha 84 anni, e anche questa volta ci regala quel blues che solo quegli uomini che hanno dovuto sempre lottare nella vita. Vi lascio con il trailer di The Life of Riley, il docufilm sulla sua vita fatto nel 2012 con la sua collaborazione. [iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/BphTz0ZGcKQ” frameborder=”0″ allowfullscreen]

  • I Concerti di Sting in Italia – Vediamo le Date

    I Concerti di Sting in Italia – Vediamo le Date

    Un anno ricco di concerti per Sting. Impegnato in un lungo tour insieme a Paul Simon, lo ‘Sting & Simon: on stage toghether tour’, il cantautore polistrumentista farà una tappa anche in Italia, in programma il 30 marzo a Milano, al Mediolanum Forum. Un sodalizio speciale quello tra Sting e Paul Simon, nato dal fatto che i due artisti sono stati per oltre vent’anni vicini di casa; è così scaturita l’idea di mettere in piedi un progetto insieme, che prevederà una sola tappa italiana, nell’ambito della branca europea del tour.

    concerti-sting-italiaMa non sarà l’unica possibilità per assistere ad un concerto di Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, perchè nel mese di dicembre 2014 ha annunciato altre due date italiane programmate per l’estate 2015, nell’ambito del suo tour estivo. Si tratta dei concerti in programma il 21 luglio al Collisioni Festival di Barolo, in Piemonte, con un live in piazza Colbert ed il 24 luglio in piazza Duomo al Pistoia Blues, rassegna musicale ormai storica che annualmente propone artisti di spicco della scena internazionale. E quello dell’ex Police sarà sicuramente uno dei nomi più importanti, che in occasione delle due date italiane proporrà insieme alla sua band i più grandi classici del suo repertorio, oltre alle canzoni del suo ultimo album, ‘Last Ship’, pubblicato nel 2013.

    I più bei dischi di Sting in offerta su Amazon. Guarda i prezzi!

    Una scaletta che sarà comunque molto diversa da quella proposta tra marzo e aprile insieme a Paul Simon in occasione dell’On Stage Together. Una doppia opportunità per vivere straordinarie emozioni grazie all’intramontabile voce di Sting. I biglietti per la data milanese e per le due date estive sono disponibili sul sito TicketOne con prezzi dai 45 euro in su.

  • Paper Plane – Massimo Giangrande

    Paper Plane – Massimo Giangrande

    paper-planeOggi vi presentiamo un video eccezionale di un autore eccezionale.
    Massimo Giangrande è il prototipo del musicista europeo a cui molti degli artisti italiani in erba dovrebbero ispirarsi.

    Prima di continuare a leggere vi invito a premere il play di YouTube e guardarvi il video.

    [iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/OrFfkeEZHFE” frameborder=”0″ allowfullscreen]

    Paper Plane è una canzone di rara eleganza, che non troviamo (purtroppo) in radio, televisione o in altri canali mainstream, il video è uno dei cartoon in stop motion più belli che si possono trovare oggi su YouTube. (Cari youtubers mettetelo nelle vostre playlist, segnatevi il link, condividetelo, così non rischiate di perderlo)

    Ascoltando la canzone possiamo sentire la cura maniacale nell’arrangiamento, la ricchezza di suoni e il grande numero di strumenti che prendono parte in questo racconto coinvolgono in maniera ipnotica l’ascoltatore.

    Acquista ‘Directions’ di Giangrande su Amazon.it a meno di 15€!

    In poche parole questa canzone e questo video sono un raro gioiello musicale che solo la passione per la musica di Massimo Giangrande poteva regalarci.

    La storia che ci canta Massimo Giangrande in questo video è disegnata da Felicita Sala e animata da Gianluca Maruotti.

    Paper Plane è la quarta traccia dell’album “Directions” che trovate su iTunes e eMusic, uno dei più bei dischi “indie” usciti ultimamente, dove si passa dal rock al blues alle ballate allo swing e al jazz, e se non vi basta il tutto è cantato in Inglese, Italiano e Francese!